Tre colpi di pistola alla testa: sotto la lente famiglia e passato dell'ex bidello ucciso a Suzzara
Eseguita l'autopsia sul corpo del 79enne Francesco Capuano. Ora si cercano risposte tra Napoli, i figli e il resto dei familiari
Eseguita l'autopsia sul corpo di Francesco Capuano: ucciso con tre colpi di pistola alla testa. Si cercano risposte tra familiari e Napoli.
Un'esecuzione con tre colpi alla testa
Tre colpi alla testa, di cui uno uscito dall'orecchio e rivelatosi mortale. L'omicidio del 79enne ex bidello Francesco Capuano ha l'aspetto di un'esecuzione in piena regola, messa in pratica con freddezza nel garage interrato della casa al civico 11 di via Biolcheria a Suzzara, dove il pensionato viveva con sua figlia, la 46enne Rosa Capuano.
Tra le 12.30 e le 17.30 di ieri, venerdì 27 dicembre 2024, all'ospedale Carlo Poma di Mantova è stata eseguita l'autopsia sul corpo del 79enne. E' risultato appunto come il pensionato sia stato colpito da tre proiettili che ora verranno analizzati dal Ris di Parma. Obiettivo è individuare l'arma con cui Capuano è stato ucciso, dal momento che la rivoltella non è ancora stata trovata.
Ris anche nell'appartamento del pensionato
Nel corso dei prossimi giorni è atteso un ulteriore sopralluogo del Ris a Suzzara. Se i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche del capoluogo emiliano ha esaminato il garage dove è stato commesso l'omicidio, nel corso delle prossime ore i militari avranno modo di esaminare anche l'appartamento, pure posto sotto sequestro come il box auto, dove Capuano viveva con la figlia.
E, appunto, anche i proiettili verranno analizzati nella speranza di risalire al modello di arma da fuoco usata per mettere in pratica l'omicidio.
Sotto la lente i familiari...
Dopo cinque giorni dall'omicidio i carabinieri e la Procura di Mantova, che coordina le indagini, stanno battendo numerose strade: ancora non c'è un movente come pure l'assassino pare sparito nel nulla - portandosi via, dopo il delitto, anche i bossoli dei proiettili esplosi contro il 79enne. E, come noto, in zona non sono presenti telecamere e nessuno dei vicini si sarebbe accorto di nulla.
I carabinieri della Compagnia di Gonzaga e del Reparto operativo di Mantova nei momenti subito successivi l'omicidio hanno sentito a lungo la figlia del 46enne, ultima persona a vedere in vita il 79enne (oltre naturalmente all'assassino) e prima a trovarlo senza vita. Gli inquirenti hanno sentito anche un altro dei figli, che pure abita a Suzzara ma con il padre non avrebbe avuto rapporti troppo frequenti.
...e la sua vita passata a Napoli
Ma si batte anche la pista di Napoli. Nel capoluogo campano infatti sono rimasti a vivere altri due figli, nei confronti dei quali gli inquirenti stanno rivolgendo le proprie attenzioni. E poi sempre a Napoli c'è gran parte della vita di Capuano. Il pensionato infatti è nato e ha vissuto 65 anni nella città partenopea (è arrivato a Suzzara nel 2010) e ora i carabinieri mantovani, in collaborazione con i colleghi campani, stanno scavando nel suo passato alla ricerca di elementi utili alle indagini.
Il 79enne a Napoli ha svolto la professione di bidello in una scuola del quartiere Scampia e per un certo periodo è stato anche custode di quello che allora era lo stadio San Paolo, oggi stadio Maradona.
All'apparenza una vita senza particolari scossoni - ne è testimonianza anche il fatto che il 79enne non ha mai avuto guai con la giustizia. Proprio per questo motivo si stanno svolgendo approfondimenti anche sul suo passato: per cercare eventuali elementi che possano spiegare l'omicidio, rimasto finora senza un apparente perché.