Tentano il furto di alcolici e materiale hi-tech, ma finiscono in manette
Due giovani arrestati in flagranza di reato: la refurtiva, del valore di 3mila euro, è stata recuperata

Colpo nella notte al supermercato Famila di Viadana: tre giovani nei guai. La refurtiva recuperata e due arresti in flagranza da parte dei Carabinieri.
Furto sventato
Tentano il furto di alcolici e materiale hi-tech, ma finiscono in manette. È quanto accaduto nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo 2025, quando tre giovani italiani hanno preso di mira il supermercato Famila, situato all’interno del centro commerciale "Il Parco" di via Soncini a Viadana. Il loro piano, però, è stato interrotto dall’intervento tempestivo dei Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viadana.
Il colpo
Dopo aver forzato la porta d’ingresso del supermercato, i tre giovani (di età compresa tra i 18 e i 20 anni) hanno fatto razzia di bottiglie di superalcolici, prodotti hi-tech e altri articoli, per un valore complessivo superiore ai 3mila euro. La banda aveva già nascosto la refurtiva dietro una siepe, pronta per essere trasportata via. Tuttavia, il loro piano è stato interrotto dall’arrivo dei Carabinieri, che li hanno sorpresi in flagrante.
Bloccati e arrestati
Alla vista delle forze dell’ordine, due dei tre giovani hanno tentato la fuga nei parcheggi del centro commerciale, ma sono stati immediatamente bloccati e arrestati. Il terzo complice, invece, è riuscito a dileguarsi temporaneamente, ma è stato identificato e rintracciato poche ore dopo dai militari.
Nella mattinata di oggi, 24 marzo 2025, il Tribunale di Mantova ha convalidato l’arresto dei due giovani e ha disposto nei loro confronti la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Il processo, che si terrà con rito direttissimo, è stato fissato per l’8 aprile 2025.
L’intera refurtiva è stata recuperata e restituita al responsabile del supermercato. Nel frattempo, le indagini proseguono per chiarire eventuali ulteriori responsabilità.
Si ricorda che, trattandosi di una fase preliminare dell’indagine, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.