Teatro sociale di Asola: il cantiere prosegue a passo spedito
Durante l’opera di svuotamento delle aree rimaste inutilizzate, la ditta incaricata ha iniziato gli scavi trovando alcuni reperti, in particolare ossa.
«Tutto sta procedendo bene, a breve la ditta incaricata comincerà a costruire. Per il momento si può dire che hanno solamente demolito». Sono queste le parole spese dall’assessore di Asola Giovanni Sarzi Amadè riguardo i lavori inerenti il Teatro Sociale che, ad oggi, stanno proseguendo a gran passo.
Teatro sociale di Asola: il cantiere prosegue a passo spedito
Ben visibile, infatti, ancora il cantiere posizionato lungo il perimetro dell’edificio storico. Il costo totale del primo lotto dei lavori è di 1.250.000 euro. Iniziati nel tardo autunno dello scorso anno, tra ottobre e novembre, e in dirittura d’arrivo verso giugno o luglio, sull’edificio, sito in via Piave, si stanno eseguendo i lavori per il primo dei due lotti riguardanti la realizzazione, restauro e potenziamento della struttura stessa.
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Il ritrovamento: delle ossa datate circa 1100 – 1500
Durante l’opera di svuotamento delle aree rimaste inutilizzate, dopo aver tolto il vecchio pavimento e il palco, o meglio, quello che ne era rimasto, la ditta incaricata ha iniziato gli scavi sotto gli antichi camerini trovando alcuni reperti, in particolare ossa.
«Ciò che è stato rinvenuto sono delle sepolture semplici, in terra, non con monumenti. Vista la particolarità del caso, è stata contattata la Sovrintendenza – prosegue nella spiegazione Sarzi Amadè – Eravamo a conoscenza che nella zona nel quale è stato costruito l’edificio vi era, molti secoli fa, un cimitero. Già 15 anni fa infatti erano trovate diverse ossa».
L’opera di datazione dei resti verrà compiuta dalla Sovrintendenza. Secondo alcuni studi, la suddetta zona, non molto distante da piazza XX Settembre, è stata area di sepoltura per parecchi secoli, dal 1100 in poi fino al 1500 circa.
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L’Art Bonus
«Più avanti verrà realizzato un evento in collaborazione con gli archeologi che hanno lavorato agli scavi, una seduta pubblica durante il quale verrà spiegato tutto quello che è stato trovato – conclude Sarzi Amadè – dopo il restauro della fontana di Ercole di piazza XX Settembre e della chiesetta cimiteriale noi, in qualità di amministrazione comunale, abbiamo aperto il progetto “Art Bonus” anche in questo caso. Chiediamo liberamente a tutti i cittadini che lo desiderano di contribuire alle spese previste per la realizzazione, restauro e potenziamento di strutture di enti e istituzioni pubbliche dello spettacolo».