Curtatone

Svenuta in auto sotto il sole rovente: donna salvata da due carabinieri

I Cc hanno sfondato il finestrino lato passeggero con l'estintore in dotazione alla gazzella: la malcapitata poi portata al pronto soccorso

Svenuta in auto sotto il sole rovente: donna salvata da due carabinieri
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Due carabinieri della stazione di Curtatone salvano una donna che era svenuta in auto sotto il sole di mezzogiorno. Il grazie dei familiari.

Ferma in auto sotto il sole rovente

Nella tarda mattinata di giovedì 22 giugno 2023, due carabinieri della stazione di Curtatone, impegnati nel servizio di pattuglia per il controllo del territorio, hanno tratto in salvo una 66enne colta da malore mentre si trovava a bordo della propria auto.

I militari, transitando in via Roma a Curtatone, notavano un’auto ferma sulla carreggiata, con il motore accesso, sotto il sole rovente di mezzogiorno. Rilevando l’anomala fermata in quel punto, prontamente si avvicinavano al veicolo, scorgendo al posto di guida una donna in apparente stato di incoscienza. Nessun sussulto della donna ai tentativi dei Cc che battevano al finestrino dell’autovettura, chiusa dall’interno, per richiamare la sua attenzione.

Finestrino sfondato con l'estintore

Resisi conto che la situazione era grave, utilizzando l’estintore in dotazione alla gazzella, infrangevano il finestrino lato passeggero.

Estratta la malcapitata dall’abitacolo, per sottrarla al calore del sole, i due carabinieri la conducevano di peso presso un vicino bar dove, entrambi abilitati al primo soccorso, la adagiavano a terra e provvedevano ad eseguire le prime manovre di rianimazione, in attesa dell’arrivo del personale del 118 nel frattempo allertato.

La donna, che mostrava i primi segni di ripresa, veniva condotta presso il pronto soccorso dell’ospedale di Mantova, da dove, dopo le cure del caso, veniva dimessa in serata per fortuna senza conseguenze.

Il grazie della famiglia ai Cc

I familiari della signora, avvisati prontamente dai carabinieri di quanto occorso alla loro congiunta, rivolgevano ai militari parole di riconoscenza ed apprezzamento per quanto messo in atto con assoluta prontezza, scongiurando più gravi conseguenze.

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