Portato in ospedale

Studente mantovano picchiato e rapinato a Modena, lasciato in strada privo di sensi

Il 24enne stava tornando a casa quando è stato avvicinato da tre uomini che l'hanno brutalmente colpito alla testa rubandogli le cuffie

Studente mantovano picchiato e rapinato a Modena, lasciato in strada privo di sensi
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I soggetti hanno chiesto al giovane se avesse qualche moneta ma, sprovvisto di spiccioli, si è gentilmente rifiutato. A quel punto, la conversazione si è trasformata in un atto di violenza inaudita.

Studente 24enne aggredito

Nella tarda serata di venerdì 22 settembre, un'aggressione violenta ha scosso la città di Modena. Vittima dell'attacco è stato un giovane studente di odontoiatria mantovano di 24 anni che studia presso l'Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Il ragazzo aveva appena accompagnato a casa un'amica quando è stato assalito e rapinato.

Il 24enne aveva passato una serata molto tranquilla insieme a una ragazza e verso le 22 l'aveva riaccompagnata a casa a piedi per poi tornare verso la sua abitazione. Ma nel tragitto del ritorno, nei pressi di viale Muratori, qualcosa è andato storto. Il mantovano è stato avvicinato da tre uomini di origine nordafricana.

Il luogo dove è avvenuto l'attacco:

Il giovane ha perso conoscenza

I soggetti hanno chiesto al giovane se avesse qualche moneta ma, sprovvisto di spiccioli, si è gentilmente rifiutato. A quel punto, la conversazione si è trasformata in un atto di violenza inaudita. Senza alcuna pietà, i tre aggressori hanno brutalmente picchiato il giovane colpendolo ripetutamente alla testa. Gli attacchi sono stati così violenti che il giovane ha perso conoscenza.

Prima di abbandonarlo svenuto per strada, i malviventi si sono accorti che con sé aveva delle cuffie per la musica e hanno così deciso di rubarle. Fortunatamente, il 24enne è riuscito a riprendersi poco dopo ed è tornato barcollante a casa. Una volta rincasato ha chiamato i soccorsi.

Trasportato in ospedale

Sul posto si è precipitata un'ambulanza. I soccorritori hanno trasportato il giovane in ospedale a Baggiovara e l'hanno sottoposto a tutti gli esami del caso tra cui una tac al cervello e radiografie che hanno escluso danni interni o fratture. Tuttavia, il mantovano presentava numerose escoriazioni.

L'ospedale di Baggiovara

La grave ferita alla fronte ha richiesto diversi punti di sutura ed era significativo anche il gonfiore allo zigomo. In testa aveva un bernoccolo evidente, testimonianza dei feroci colpi subiti alla testa. Nel corso della giornata di sabato 23 settembre, le condizioni del giovanissimo si sono stabilizzate ed è stato in grado di riferire con precisione l'accaduto alle autorità.

La polizia locale ha avviato un'indagine per cercare di rintracciare gli aggressori monitorando le immagini delle telecamere di sorveglianza nella zona dell'aggressione e sta ancora indagando. L'aggressione subita dallo studente mantovano di 24 anni a Modena non è un caso isolato.

22enne rapinato a Mantova

Purtroppo, non è certo la prima volta che un mantovano è stato oggetto di aggressione e derubato delle sue cuffie audio. Nel marzo di quest'anno, a Mantova, un altro giovane di 22 anni era stato assalito nei pressi di viale Risorgimento. In quell'occasione, due ragazzi di 17 anni appartenenti a una baby gang, avevano preso di mira il giovane portandogli via il cappellino.

Ma non si erano fermati a quello perché erano scappati via anche con le sue cuffie e un po' di contanti che aveva. La loro tattica era stata calcolata e spietata. Per ottenere il bottino, i due aggressori avevano inizialmente fatto in modo di farsi seguire in un luogo appartato dalla vittima che stava aspettando l'autobus. Lì, altri tre membri della gang li attendevano.

L'importanza della sicurezza

Una volta circondato e minacciato, il giovane di 22 anni era stato costretto a cedere i suoi effetti personali. I due aggressori avevano fatto mostra di avere un coltello nelle tasche spaventando ulteriormente la vittima che aveva obbedito per paura per la sua incolumità.

La reazione delle autorità non si è fatta attendere. Su ordine del Tribunale dei minori di Brescia, i due giovani aggressori di 17 anni sono stati condannati a scontare un periodo in una comunità di minorenni. Questa decisione dimostra l'importanza di affrontare con decisione il problema della violenza giovanile cercando di riabilitare i delinquenti.

Questi episodi di violenza e aggressione mettono in luce l'importanza di aumentare la consapevolezza sulla sicurezza personale, specialmente quando si è fuori di casa, e di prestare attenzione ai propri dintorni. La sicurezza pubblica è un bene prezioso da proteggere e preservare.

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