Officina sequestrata

Strumenti non a norma di sicurezza e aree di lavoro colme di rifiuti, nei guai carrozzeria di Pegognaga

Nessuna valutazione preventiva dei rischi sugli attrezzi del mestiere e accatastate all'esterno del capannone decine di vetture in modo incontrollato

Strumenti non a norma di sicurezza e aree di lavoro colme di rifiuti, nei guai carrozzeria di Pegognaga
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Al termine degli accertamenti dei Carabinieri, un'officina di Pegognaga che eseguiva lavori di carrozzeria è stata sanzionata, sospesa e sequestrata per una doppia violazione legata sia alla salute e sicurezza dei suoi operai, sia alle normative di tipo ambientale.

Officina di Pegognaga posta sotto sequestro

Aree di lavoro esterne colme di autovetture accatastate e alcuni operai mandati allo sbando con strumenti non a norma di sicurezza. Sono state queste le ragioni principali che hanno portato i Carabinieri della Compagnia di Gonzaga - con il supporto del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Mantova, di Ispettori tecnici della Sicurezza dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Mantova e del Nucleo Carabinieri Forestali di Mantova - a sanzionare, sospendere e sottoporre a sequestro un’officina per lavori di carrozzeria presente nel territorio del Comune di Pegognaga.

Officina che già da diverso tempo i militari dell'Arma avevano posto sotto la loro attenzione perché, dopo il cambio di gestione, sul piazzale dell'attività avevano cominciato ad accumularsi decine di automobili accatastate. Per avere contezza di ciò che stava accadendo, quindi, i Carabinieri hanno eseguito, qualche giorno fa, dei controlli sulle condizioni generali della carrozzeria e su alcuni dei suoi lavoratori, rilevando tutta una serie di gravi violazioni.

Strumenti non a norma di sicurezza

Dagli accertamenti è emerso in primo luogo che sugli strumenti e sugli attrezzi del mestiere non fosse mai stata eseguita la dovuta valutazione dei rischi connessi al loro utilizzo e che nell'officina non fosse mai stato nominato un "Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione".

Fino a quel momento, i lavoratori all'interno del capannone della carrozzeria avevano adottato strumentazione tecnica priva di qualsiasi valutazione preventiva del rischio elettrico, del rischio legato a rumore e vibrazioni, del rischio meccanico relativo all'uso di ponti sollevatori per veicoli e del rischi chimico e di incendio connesso all'uso di vernici e sostanze chimiche. Le cassette del pronto soccorso, inoltre, non avevano alcun tipo di prodotto valido per dare un aiuto qualora un operaio si fosse infortunato.

Aree di lavoro colme di rifiuti

I Carabinieri del Nucleo Forestale di Mantova, invece, nell’area esterna dell’officina, hanno riscontrato la presenza di numerosi rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, riferibili in gran parte alla manutenzione meccanica, abbandonati in modo incontrollato sul terreno e comunque non conforme alla normativa vigente. Per quest’ultimo motivo l’area di interesse è stata sottoposta a sequestro penale.

Segnalato il responsabile dell'officina

Al termine degli accertamenti il responsabile dell’officina è stato quindi segnalato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di Mantova per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza suoi luoghi di lavoro D. Lgs 81/2008 e gravi violazioni al testo unico dell’ambiente (T.U.A.), D. Lgs 152/2006, nonché sanzionato per violazioni amministrative in ambito giuslavoristico.

Le responsabilità del denunciato dovranno essere accertate nel corso del successivo giudizio con il confronto con la difesa, pertanto da considerarsi innocente fino a condanna definitiva.

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