Spostamenti fuori dalla Lombardia? Non si deciderà prima di giovedì
Si valuterà il flusso dei dati prima di dare l'ok dei lombardi fuori regione.
Spostamenti fuori dalla Lombardia? Dipenderà dal flusso dei dati e non si deciderà prima di giovedì 29 maggio 2020.
Spostamenti fuori dalla Lombardia? Non si deciderà prima di giovedì
Spostamenti fuori dalla Lombardia? Non si deciderà prima di giovedì. E’ quanto è emerso oggi, martedì 26 maggio 2020, dopo l’incontro avvenuto a Palazzo Lombardia tra il Governatore di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e il Ministro degli Affari Regionali, Francesco Boccia.
“Ci siamo confrontati in termini di carattere generale, sulla situazione della Lombardia e dell’intero Paese – spiegano Boccia e Fontana – e abbiamo condiviso quanto sia importante non abbassare la guardia. Gli sforzi compiuti dai lombardi e dagli italiani sono stati grandi e non possono essere vanificati”. In merito agli eventuali spostamenti extraregionali, che secondo il dpcm dovrebbero essere consentiti a partire dal prossimo 3 giugno “in termini generali – spiegano il ministro e il governatore – si è ritenuto opportuno attendere quantomeno il flusso dei dati fino a giovedì per effettuare valutazioni più circostanziate”.
Cosa prevede ad oggi il Dpcm
Fino al 2 giugno 2020, gli spostamenti al di fuori della propria regione restano consentiti esclusivamente per ragioni di lavoro e assoluta urgenza ovvero per motivi di salute propri o di un parente stretto che ne abbia necessità. A partire dal 3 giugno sarà nuovamente consentito spostarsi tra regioni diverse per qualsiasi motivo. Gli spostamenti interregionali potranno comunque essere limitati, solo con provvedimenti statali (decreti del Presidente del Consiglio dei ministri o ordinanze del Ministro della salute), in relazione a specifiche aree del territorio nazionale, secondo principi di adeguatezza e proporzionalità al rischio epidemiologico effettivamente presente in dette aree.