Sparatoria Suzzara: i due aggressori in manette
Fermati a Torino ad un posto di blocco: sono entrambi dominicani. Uno armato di coltello.
Sparatoria Suzzara: i due aggressori fermati a Torino a un posto di blocco. Ora a disposizione della magistratura.
Fermati nella notte in Piemonte
Li hanno fermati gli agenti della polizia a Torino, ad un posto di blocco. Sono Cornelio Tiburcio Abreu, di 22 anni, e Fernando Adames Deivi, di 32 anni: i due, entrambi dominicani, erano sospettati di aver aggredito e sparato al 24enne Marcos Adonis Rosa Jiménez, pure lui dominicano, verso le 19 di giovedì 28 febbraio 2019. I due sono stati fermati ad un posto di blocco dalla polizia torinese. In auto con loro c'era una terza persona, risultata poi estranea ai fatti: quando gli agenti li hanno identificati e hanno inserito nella banca dati delle forze dell'ordine i loro nomi, si sono resi conto che i due che si trovavano di fronte erano sospettati di aver sparato al giovane dominicano nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Suzzara. I loro nomi infatti, grazie alle indagini dei carabinieri di Mantova, erano già stati inseriti in banca dati. I due hanno residenza a Desenzano, ma in realtà abitano a Terni, in Umbria, come del resto anche il 24enne ferito.
Con il coltello: entrambi in manette
Uno dei due fermati, con sé, aveva un coltello. Della pistola che ha sparato a Suzzara, invece, per il momento non c'è traccia. In ogni caso, una volta identificati i due, gli agenti della polizia di stato hanno arrestato i due che ora sono nel carcere Vallette a Torino, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Già nella mattinata di sabato 1 marzo 2019 i carabinieri mantovani hanno raggiunto i due arrestati e, nel giro di alcuni giorni, dovrebbero venire interrogati da giudice e pubblico ministero. Per loro l'accusa è di tentato omicidio, sequestro di persona e detenzione illegale di arma da fuoco.
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Il movente rimane avvolto nel buio
Perché all'indirizzo del 24enne Marcos Adonis Rosa Jiménez nella prima serata di giovedì 28 febbraio 2019 sia stato sparato un colpo di pistola, rimane di fatto un mistero. Il giovane è stato raggiunto (forse dai due sospettati finiti in carcere a Torino) e, dopo una lite, è stato ferito all'addome da un colpo di rivoltella. Ma quali siano le ragioni dell'aggressione, rimane un mistero. Forse uno sgarro, forse un regolamento di conti tra tre persone probabilmente interessate da qualche strano traffico. Le ragioni dell'aggressione, ovvero il movente, potrebbero iniziare a venire alla luce nel corso dell'interrogatorio a cui i due fermati saranno sottoposti a breve.
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