Spacciatori e ladri occupavano una casa popolare abbandonata, blitz degli agenti a Mantova
Nell'edificio di tre piani c'erano materassi, un bancomat rubato e tavoli usati per confezionare dosi di marijuana
Nella mattinata di giovedì 31 ottobre 2024, la Polizia Locale e il personale tecnico dell’ALER hanno deciso di intervenire per ripristinare la sicurezza.
Mantova, blitz roga nella casa popolare abbandonata
Blitz in una palazzina popolare di Mantova, l'edificio veniva utilizzato per nascondere i proventi di furti e la droga. Da circa un mese, i residenti di Strada Formigosa avevano iniziato a segnalare alla Polizia Locale un continuo andirivieni sospetto in una casa popolare abbandonata di proprietà dell’ALER (Agenzia Lombarda per l’Edilizia Residenziale).
La struttura interessata dall'occupazione:
Persone estranee al quartiere si aggiravano nei dintorni della palazzina, principalmente nelle ore notturne. Scavalcavano il cancello e accedevano all’edificio tramite le finestre lasciate incustodite. La situazione aveva suscitato crescente preoccupazione, spingendo gli abitanti a contattare ripetutamente il vigile di quartiere.
L'intervento della Polizia, edificio liberato
Nella mattinata di giovedì 31 ottobre 2024, la Polizia Locale e il personale tecnico dell’ALER hanno deciso di intervenire per ripristinare la sicurezza e consentire all’ente regionale di rientrare in possesso dello stabile. All’interno dell’edificio, una casa popolare su tre piani ormai lasciata al degrado, le forze dell’ordine non hanno trovato persone.
Gli indizi di un’occupazione illegale erano però evidenti. Al piano terra, infatti, sono stati rinvenuti diversi materassi, piccoli mobili come comodini e un tavolino che, secondo quanto riportato dalle autorità, era stato trasformato in un banco di fortuna per il confezionamento di dosi di marijuana.
Trovati grammi di droga e un bancomat rubato
Durante l’ispezione, gli agenti hanno trovato circa 15 grammi di sostanza stupefacente, prontamente sequestrata. Sullo stesso tavolo è stata rinvenuta anche una tessera bancomat. Dopo le dovute verifiche, la carta è stata restituita al suo legittimo proprietario che ne aveva segnalato lo smarrimento settimane prima.
La scoperta ha evidenziato come lo stabile fosse diventato un rifugio per attività illecite, giustificando le preoccupazioni espresse dai residenti. Terminata l’operazione, il personale tecnico dell’ALER ha sigillato gli accessi all’edificio per prevenire future intrusioni, mettendo finalmente in sicurezza l’immobile.