Spaccia in periferia per non dare nell'occhio, ma non sfugge ai Carabinieri
Incontrava lì i suoi clienti, cui vendeva cocaina e ashish.
Appuntamento in periferia per vendere cocaina e haschich: spacciatore arrestato dai Carabinieri.
L'operazione dei Carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Asola, nella serata di ieri, nel corso di uno specifico servizio finalizzato al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato in flagranza K.H. 23enne originario del Marocco e domiciliato ad Asola, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
I militari di Asola, che già da qualche tempo tenevano d’occhio K.H., lo hanno colto sul fatto mentre cedeva una bustina contenente cocaina ad un giovane della provincia di Cremona.
I Carabinieri si erano appostati nella periferia di Asola per controllare la zona, dove erano stati segnalati strani movimenti di persone che lasciavano presagire ad una probabile “attività di spaccio di stupefacenti”. Infatti, dopo poco, i militari notano i soliti “movimenti”: lo spacciatore che passeggia tranquillo in attesa che arrivi il compratore, quindi la telefonata di preavviso e di li a qualche secondo l’incontro. Un giovane che si avvicina allo spacciatore e in una frazione di secondo avviene lo scambio, quasi impercettibile: uno consegna i soldi l’altro passa la busta con droga e via di fretta ognuno per la propria strada. Ma tutta la scena non è passata inosservata ai carabinieri che erano appostati per mettere le mani proprio su quello spacciatore.
I Carabinieri sono intervenuti immediatamente
Intervenuti immediatamente, i militari lo hanno subito bloccato, nonostante abbia tentato una flebile fuga, ma subito interrotta, e anche il compratore per avere il riscontro dell’avvenuto scambio. Dopo la perquisizione, nelle tasche del consumatore è stata trovata una bustina contenente mezzo grammo di cocaina, quindi prova dello spaccio, mentre in quelle dello spacciatore sono stati rinvenuti altri 21 grammi di “cocaina” già suddivisi in 31 dosi, pronte per essere spacciate, nonché grammi 20 di “hashish”, anche questa già pronta in dosi, due telefoni cellulari e la somma di 260 euro in contanti, sicuramente provento dell’attività di spaccio.
Lo spacciatore era nel mirino degli inquirenti da tempo
Ottimo per intuito e prontezza d'esecuzione il lavoro dei Carabinieri che da tempo, anche grazie alle segnalazioni avute da alcuni cittadini della zona, tenevano d’occhio lo spacciatore per capire i luoghi e le modalità di spaccio, riuscendo in questo modo a capire che era solito aggirarsi in zone isolate così da poter tranquillamente porre in atto la sua attività di spaccio.
Lo stupefacente, i telefoni ed il denaro sono stati sottoposti a sequestro. Lo stupefacente sequestrato, se venduto, avrebbe potuto fruttare allo spacciatore fino a duemila euro.
L’uomo dovrà ora rispondere al Giudice del Tribunale di Mantova del reato di “detenzione a fini di spaccio di stupefacenti” e sarà giudicato con rito direttissimo nella mattinata del 30 gennaio. L’acquirente dello stupefacente è stato invece segnalato alla Prefettura, quale assuntore.
L’operazione ribadisce la centralità dell’attenzione investigativa che la Compagnia Carabinieri di Castiglione d/S continua a rivolgere al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, nell’intero alto mantovano