Una donna di 52 anni di San Benedetto Po ha denunciato il furto del portafogli per evitare il pagamento di un finanziamento: le indagini hanno però smentito il suo racconto e ora è accusata di simulazione di reato.
Simula uno scippo
Aveva accumulato alcuni debiti con una finanziaria e, non riuscendo a pagare una rata, avrebbe escogitato un piano disperato. Lo scorso ottobre, una donna di 52 anni residente a San Benedetto Po si è presentata alla locale Stazione dei Carabinieri denunciando un furto con strappo del proprio portafogli.
Secondo la sua versione, mentre era in sella alla bicicletta, sarebbe stata avvicinata da una persona a bordo di un ciclomotore che le avrebbe sottratto il portafogli contenente 250 euro.
Le indagini dei carabinieri
Le indagini dei Carabinieri hanno però messo in luce discrepanze nel racconto della donna. Le immagini delle telecamere di sorveglianza del luogo del presunto furto mostrano chiaramente la 52enne in bicicletta, senza alcuna persona che la affiancasse o le sottraesse il portafogli.
Questo elemento ha fatto emergere dubbi sulla veridicità della denuncia e ha spinto gli investigatori a approfondire la situazione economica della donna.
Ulteriori accertamenti hanno rivelato che la denunciante aveva diverse rate non pagate presso la finanziaria. La stessa società ha confermato che, in caso di furto o rapina, la rata mensile poteva essere condonata. Questo dettaglio ha fatto sospettare che la denuncia fosse stata simulata proprio per ottenere il beneficio.
Denunciata
La donna è stata così denunciata all’Autorità Giudiziaria con l’accusa, in ipotesi, di simulazione di reato. Al momento, il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari: la colpevolezza potrà essere accertata solo in sede di processo, nel contraddittorio tra le parti.