Piubega e Acquanegra

Si fingono poliziotti e rubano in due case nel mantovano, arrestati due ragazzi

I giovani vivono in provincia di Cuneo e sono accusati di furto in abitazione, rapina e falsa attestazione di appartenenza alla polizia

Si fingono poliziotti e rubano in due case nel mantovano, arrestati due ragazzi
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Ad arrestarli sono stati i carabinieri di Mantova in collaborazione con quelli di Fossano in provincia di Cuneo dove vivono i truffatori.

Furti a Piubega e Acquanegra

Gli agenti hanno eseguito nella mattinata di venerdì 16 dicembre una misura cautelare di custodia in carcere richiesta e ottenuta dalla procura di Mantova nei confronti di due giovani residenti in provincia di Cuneo. I ragazzi sono accusati di essere colpevoli di alcuni furti in abitazione avvenuti a gennaio nei confronti di anziani.

Ma sono ritenuti anche responsabile di falsa attestazione di appartenenza alla Polizia di Stato e possesso di relativi segni distintivi. Sono accusati inoltre di rapina, uso di targhe automobilistiche contraffatte e altro. Gli episodi di furto ai danni degli anziani sono due e si sono verificati il gennaio scorso a Piubega e Acquanegra sul Chiese.

Nel secondo dei due eventi, i presunti autori allontanatisi a bordo di un’auto, erano stati notati da un familiare del derubato che li aveva rincorsi con il proprio furgone fino a quando il veicolo dei fuggitivi si era scontrato con quello dell’inseguitore. Entrambi hanno subito gravi danni.

La fuga e le indagini

Gli indagati sono quindi stati obbligati ad abbandonare la macchina e nel tentativo di fuggire hanno cercato di rapinare un'altra automobilista di passaggio che è riusciva a divincolarsi ed a scappare. Nel giro di pochi minuti hanno fermato un'altra auto con a bordo dei ragazzi e ferendone uno sono riusciti a rubarla e darsi alla macchia.

Le indagini sono state svolte dal nucleo investigativo di Mantova in collaborazione con le compagnie di Viadana e Castiglione delle Stiviere. Durante l'investigazione, sono state sequestrate false casacche della polizia ed altri segni distintivi che venivano indossati o esibiti nel corso delle azioni furtive.

Ma anche targhe automobilistiche posticce di volta in volta applicate sul veicolo utilizzato per il compimento dei reati riuscendo ogni volta a non essere identificabili. Gli arrestati si trovano ora presso la casa circondariale di Cuneo in attesa di interrogatorio.

 

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