Si finge testimone di un sinistro in cui era coinvolto per depistare le indagini, beccato dagli agenti
Dopo l'incidente, è corso a portare l'auto dal carrozziere e si è presentato sul posto mentendo sulla realtà dei fatti per discolparsi
Il responsabile rischia la reclusione da sei mesi a tre anni oltre alla sospensione della patente.
Il finto testimone
Era il pomeriggio di domenica 16 luglio quando la Polizia Locale di Mantova è intervenuta in città in viale Mincio per svolgere i rilievi di un incidente che ha visto un motociclista cadere rovinosamente. Mentre gli agenti erano al lavoro, una figura inaspettata è entrata in scena.
La via dove è avvenuto l'impatto:
Una persona che si trovava in bicicletta si è avvicinata alle autorità e ha dichiarato di essere stata testimone dell'incidente. Secondo il soggetto, il motociclista sarebbe caduto da solo senza alcun coinvolgimento esterno. Tuttavia, nonostante l'apparente caduta accidentale, il motociclista sosteneva di aver avvertito una botta da dietro da parte di un veicolo.
Allarmati da questo dettaglio, i poliziotti hanno deciso di approfondire le ricerche. Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona, è emerso un elemento chiave. Il testimone in quel momento avrebbe dovuto trovarsi sul posto assistendo all'incidente ma in realtà era a bordo della sua auto e si trovava esattamente dietro la moto del ferito.
Rischia il carcere
Dalle indagini è quindi emerso che il presunto testimone era coinvolto nel sinistro, è stato lui a scontrarsi con il veicolo su due ruote facendo cadere il motociclista. Subito dopo l'accaduto, anziché prestare soccorso, l'uomo è scappato a tutto gas portando la macchina in carrozzeria per le riparazioni.
Nel frattempo è tornato sul luogo dell'accaduto e si è finto testimone per depistare gli agenti. Ma non ci è riuscito perché la Polizia Locale ha trovato presto le prove individuando la vettura presso un carrozziere della città. Il coinvolgimento del soggetto nella fuga dopo l'incidente potrebbe comportare una pena di reclusione da sei mesi a tre anni oltre alla sospensione della patente.