Continuano i controlli nei macelli del Mantovano. L’ultimo caso è questo della macelleria di Roncoferraro dove sono stati bloccati anche altri 80 chili con etichettatura non conforme.
(Immagine di copertina di repertorio)
Nei guai macelleria di Roncoferraro
Proseguono i controlli sulla filiera della carne in provincia di Mantova dopo il caso del Macello Bervini di Pietole, portato alla luce dalla trasmissione Report, scoperchiando un vero e proprio vaso di Pandora. La vicenda ha rivelato una serie di criticità diffuse, portando le autorità sanitarie a intensificare le verifiche in tutto il territorio.
Dopo la sospensione di un’azienda a Ponti sul Mincio con dipendenti irregolari e nessuna sicurezza sulla carne, ora sotto i riflettori c’è una macelleria di Roncoferraro in cui sono state riscontrate diverse problematiche. Il controllo è stato effettuato nei giorni scorsi dai Carabinieri NAS di Cremona insieme al personale di ATS Val Padana.
Non si capisce da dove arriva la carne
L’ispezione ha evidenziato la mancata predisposizione dei protocolli informativi sugli allergeni e la totale assenza di tracciabilità per parte della carne esposta alla vendita. Gli operatori hanno quindi proceduto al sequestro di 60 chili di prodotti carnei, freschi e stagionati, privi dei requisiti di rintracciabilità.
Inoltre, sono stati bloccati altri 80 chili con etichettatura parzialmente non conforme. È stata poi disposta la sospensione parziale dell’attività di vendita dei preparati a base di carne e al titolare sono state impartite prescrizioni di adeguamento e imposte sanzioni per 8.600 euro. Il valore complessivo della merce sequestrata ammonta invece a 10mila euro.