Scoperto capo banda di cinque furti in azienda commessi nel 2005

Si tratta di un 49enne, residente nel Bresciano, già detenuto.

Scoperto capo banda di cinque furti in azienda commessi nel 2005
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Scoperto capo banda di cinque furti in azienda commessi nel mese di settembre del 2005 a Poggio Rusco: è un uomo di 49 anni già detenuto.

Scoperto capo banda di cinque furti in azienda

Al termine di attività investigativa e in esito ad accertamenti tecnici scientifici, eseguiti dal R.I.S. Carabinieri di Parma, gli uomini dell’Aliquota Operativa della Compagnia Carabinieri di Gonzaga, al comando del Tenente Colonnello Francesco Garzya, sono riusciti a venire a capo di alcuni furti commessi nel 2005, deferendo all’autorità giudiziaria di Mantova, V. B., ora quarantanovenne, Kossovaro, residente nel Bresciano, attualmente detenuto.

Questi, nel corso della nottata tra il 22 e il 23 settembre 2005, aveva perpetrato cinque furti sequenziali ai danni di altrettante ditte, già sedenti in Poggio Rusco (MN), tra le quali si annoverano la “Bose s.n.c.”, la “Monfardini s.p.a.”, la “Edilpoggio", la “Benatti s.n.c.”, la “Maron Marzio”.

Le indagini

Nel corso di quella nottata, i Carabinieri avevano inseguito un’Alfa Romeo 33, intestata ad un cittadino dell’ex Jugoslavia. I malviventi all’epoca dei fatti erano riusciti però ad allontanarsi a piedi nei campi, abbandonando il veicolo, ma le indagini subito intraprese e mai interrotte, hanno consentito di giungere a giustizia.

Grazie agli accertamenti scientifici eseguiti su reperti e tracce assunti sulle scene del crimine e sulla vettura abbandonata dai malviventi, corroborati da altre indagini, si è arrivati al DNA del capo banda, che è stato quindi denunciato all’autorità giudiziaria.

L’impegno degli uomini dell’Arma è sempre profuso e prossimo alla cittadinanza.

Il risultato oggi raggiunto sebbene a 14 anni di distanza, esalta ancora una volta, le capacità tecniche ed investigative che i militari mettono in atto senza riserve e con grande spirito di abnegazione.

L’Arma rinnova alla cittadinanza mantovana la propria e continua vicinanza, per il bene sociale, che spesso lo si ottiene grazie anche alla collaborazione apportata dalla popolazione laboriosa che caratterizza la provincia.

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