Casalmoro

Scarico abusivo nel canale: azienda denunciata e sanzionata

L'operazione dei carabinieri forestali dopo le segnalazioni di alcuni residenti in zona. Accertamenti anche dell'Arpa

Scarico abusivo nel canale: azienda denunciata e sanzionata
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I carabinieri forestali trovano uno scarico abusivo in un canale collegato ad un'azienda di Casalmoro: scattano denuncia e maxi sanzione.

Controlli dei Forestali sulle acque

Considerato anche l’attuale stato di emergenza idrica, dal Gruppo Carabinieri Forestale Mantova sono stati disposti, alle Stazioni Forestali, mirati controlli a tutela delle acque. Captazioni di acque pubbliche, scarichi, messa in opera ed utilizzo di pozzi e gestione delle acque consorziate sono infatti ambiti puntualmente normati e regolamentati.

Indagine dei Cc a Casalmoro

Provvidenziale, ai fini della tutela ambientale, è stato il recente intervento della stazione di Castiglione delle Stiviere nel comune di Casalmoro.

I militari, facendo seguito ad attività d’indagine iniziata nel mese di marzo, accertavano a carico di un'azienda che si trova in via Primo Maggio uno scarico abusivo di acque individuando un tubo fisso senza soluzione di continuità con la linea produttiva, tubo dal quale veniva sversato un liquido grigiastro e microsostanze plastiche nell'adiacente canale.

L'indagine era partita dalle segnalazioni di alcuni residenti. L'azienda si occupa del lavaggio e della lavorazione di materiali plastici di grandi dimensioni, come teloni e sacchi industriali.

L'imbocco di via Primo Maggio a Casalmoro:

Un campione dell'acqua è stato prelevato da tecnici ARPA Mantova intervenuti sul posto ed è ora sotto analisi per escludere la presenza di sostanze inquinanti.

A monte dello scarico, direttamente dal corpo idrico veniva accertata una captazione abusiva d'acqua a mezzo pompa, senza che questa fosse stata autorizzata dagli enti competenti.

Denuncia e sanzione all'azienda

Veniva pertanto segnalata alla Procura di Mantova l’ azienda responsabile dello scarico; ai sensi del Testo Unico Ambientale, “chiunque apra o comunque effettui nuovi scarichi di acque reflue industriali, senza autorizzazione, oppure continui ad effettuare o mantenere detti scarichi dopo che l'autorizzazione sia stata sospesa o revocata, è punito con l'arresto da due mesi a due anni o con l'ammenda da millecinquecento euro a diecimila euro”.

In base a tale disposizione, è stata elevata una sanzione amministrativa da 8mila a 50mila euro per la violazione. La pompa abusiva è stata contestualmente posta sotto sequestro amministrativo.

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