Ritorna irregolarmente in Italia, tunisino dal gravissimo profilo criminale nuovamente espulso
Il 42enne era già stato rimpatriato nel 2023 con un divieto di reingresso sul nostro territorio per dieci anni

Un tunisino di 42 anni, già espulso dall’Italia nel 2023 e con un divieto di rientro per dieci anni, è stato arrestato dai Carabinieri e trasferito al CPR di Milano. Irregolare sul territorio e con numerosi precedenti penali, è ora in attesa di un nuovo rimpatrio.
Nuovamente espulso
Un tunisino di 42 anni, già espulso dall’Italia nel 2023 e con un divieto di reingresso per dieci anni, è stato nuovamente fermato dai Carabinieri e trasferito al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di via Corelli, a Milano. Il 42enne è stato arrestato a Mantova mercoledì scorso ai sensi dell’articolo 13, comma 13, del Testo Unico sull’Immigrazione, che prevede misure restrittive per gli stranieri irregolari e già colpiti da provvedimenti di espulsione.
Il tunisino, irregolarmente presente sul territorio nazionale, è stato destinatario di un nuovo decreto di espulsione emesso dal Prefetto, oltre a un provvedimento del Questore per il trattenimento presso il CPR, dove è stato accompagnato nella serata di ieri.
Gravissimo profilo criminale
Gravissimo il suo profilo criminale: numerosi i precedenti penali a suo carico, che vanno dal sequestro di persona agli atti persecutori, dai maltrattamenti in famiglia alla devastazione e saccheggio, passando per rissa, furto aggravato, ricettazione, produzione e traffico di stupefacenti, fino alle minacce aggravate. Un curriculum giudiziario che ha contribuito a rafforzare la valutazione di pericolosità sociale.
Non è la prima volta che l’uomo viene rimpatriato: già nel marzo dello scorso anno era stato trasferito al CPR di Gradisca d’Isonzo e successivamente espulso verso la Tunisia. Il provvedimento allora emesso vietava espressamente il rientro in Italia per un periodo di dieci anni. La sua presenza attuale sul territorio nazionale, dunque, rappresenta una violazione delle disposizioni precedenti.
In considerazione della sua condizione di irregolare e della reiterata inosservanza della normativa, oltre che del profilo di rischio per l’ordine pubblico, le autorità hanno disposto il trattenimento immediato al CPR di Milano, dove il 42enne resterà in attesa di un nuovo rimpatrio nel suo paese d’origine.