Rinviati a giudizio due ex lavoratori Bustaffa per maltrattamenti

Le accuse sono quelle di violenza sessuale e maltrattamenti.

Rinviati a giudizio due ex lavoratori Bustaffa per maltrattamenti
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Dovranno comparire davanti al giudice il 14 maggio 2020 per rispondere dei fatti di cui sono accusati: violenza sessuale e maltrattamenti nei confronti di una dipendente.

Gli imputati

Il primo imputato è Dante Spagnoli, 40 anni, responsabile del reparto confezionamento della Bustaffa al momento della realizzazione dei fatti.  La seconda imputata è Isabel Garofalo, 51 anni, capo reparto. Secondo l'accusa i due imputati avrebbero maltrattato per un anno, dal dicembre 2016 al dicembre 2017, una dipendente dell'azienda, che ha poi trovato il coraggio di denunciarli. La vittima è una giovane operaia, inizialmente assunta per le pulizie dello stabilimento e successivamente passata al confezionamento.

Garofalo e Spagnoli sono accusati di averla maltrattata continuamente con vessazioni, umiliazioni e costrizioni, con l'intento di licenziarla.

Le accuse contro Spagnoli

Spagnoli è accusato di molestia sessuale nei confronti della giovane, in particolare accusato di essere entrato nello spogliatoio senza bussare. In un'altra occasione le avrebbe gettato in faccia del formaggio, suggerendole un rapporto sessuale come alternativa al licenziamento. Un'altra accusa è quella di averle toccato il seno cercando di baciarla in quella stessa occasione, mentre in una differente giornata l'avrebbe "costretta" in bagno abbassandosi i pantaloni. Numerose, secondo l'accusa, sono state le richieste da parte dello Spagnoli di andare a letto con lui, anche per far assumere la sorella e la cugina della vittima.

Le accuse contro Garofalo

Isabel Garofalo è accusata di aver molestata e maltrattata per mesi la vittima, contestandole errori inesistenti, vietandole pause dovute e costringendola a svolgere mansioni che non facevano parte dei compiti che la vittima avrebbe dovuto svolgere. Inoltre Garofalo le avrebbe vietato di recarsi in ospedale, accusando la vittima di essersi ferita sul posto di lavoro di proposito.

Le molestie e i maltrattamenti portarono al raggiungimento dell'obiettivo dei due, tanto che la giovane alla fine si licenziò, decidendo comunque di denunciare e fare causa ai due datori di lavoro.

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