Raid notturno al bar, ladro incastrato dal tatuaggio

Portato via il registratore di cassa contenente circa 850 euro, poi spesi per comprarsi un cellulare.

Raid notturno al bar, ladro incastrato dal tatuaggio
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Raid notturno al bar, ladro 21enne incastrato dal tatuaggio sulla mano.

Raid notturno al bar

Alle ore 3,28 della notte di ieri 8 novembre un individuo, dopo aver forzato la porta d’ingresso del bar “Lounge Umberto I” di Corso Umberto I, ha forzato il registratore di cassa, strappando il cavo che lo collega al cassetto del fondo cassa, sottraendo quest’ultimo, contenente circa 850 Euro in contanti.

La denuncia del furto

Alle ore 6,30 della mattinata di ieri, all’atto dell’apertura del bar, la dipendente incaricata ha notato l’accaduto e ha provveduto immediatamente ad avvisare il titolare e la Polizia. Intervenuti subito sul posto, gli agenti della Squadra Volante e della Polizia Scientifica hanno rilevato la presenza di impronte digitali sulla porta di ingresso forzata e hanno provveduto a visionare immediatamente le telecamere interne.

La videosorveglianza

Le immagini hanno consentito di accertare che il furto era stato commesso da un solo individuo che indossava una felpa a quadri e scarpe da ginnastica, di circa 20 anni, con capelli neri corti ai lati. Il soggetto, dopo aver sottratto il cassetto del registratore di cassa, prima di lasciare il locale si è appropriato anche di alcune bottiglie di birra e di champagne.

Il tatuaggio

Benché dalla visualizzazione del filmato registrato dalle telecamere interne non si è stati in grado di vedere in volto l’autore del furto, gli agenti di Polizia intervenuti sul posto per gli accertamenti hanno però potuto notare un importante particolare che si è rivelato fondamentale per l’individuazione del responsabile: un piccolo tatuaggio sul dorso della mano sinistra, fra il pollice e l’indice.

Rintracciato e portato in Questura

Proprio questo piccolo particolare ha consentito ad uno degli agenti di ricordarsi e riconoscere un soggetto pluripregiudicato, 20enne di nazionalità tunisina, senza fissa dimora ma regolarmente in Italia, peraltro ricercato perché doveva essergli notificato un Avviso Orale emesso nei suoi confronti dal Questore di Mantova.

Immediatamente rintracciato poco dopo nelle vie del centro cittadino dagli Agenti della Squadra Volante, ed accompagnato in Questura per gli accertamenti di rito, il soggetto ha ammesso le proprie responsabilità in merito furto della notte precedente, e ha consentito di ritrovare – vuoto – il contenitore del denaro sottratto precedentemente, e da lui gettato nel sottopassaggio ferroviario che collega i giardini di Palazzo Te con via Visi.

Soldi spesi per comprarsi un cellulare

Ha riferito di aver speso tutti i soldi, anche per acquistare un telefono cellulare, che in effetti aveva con se. Al termine degli accertamenti T. H., di anni 21, è stato indagato a piede libero, a causa della trascorsa flagranza, per furto aggravato, e contestualmente gli è stato notificato l’Avviso Orale.

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