Tre persone sono state denunciate a Porto Mantovano per aver truffato un 69enne, approfittando della sua fiducia e sottraendogli 200mila euro: dovranno rispondere di circonvenzione di incapace.
69enne raggirato
Per mesi, nessuno nel paese aveva sospettato ciò che stava accadendo a un 69enne noto per la sua gentilezza e discrezione. La sua vita tranquilla, scandita da gesti semplici e da un’insospettata fiducia verso gli altri, è stata il terreno ideale per un inganno pianificato. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Stazione di Porto Mantovano, proprio questa disponibilità emotiva è stata sfruttata da tre persone, oggi denunciate, che hanno messo in atto una truffa.
L’inizio dell’inganno
La vicenda ha avuto inizio nella primavera del 2024. Una donna si sarebbe avvicinata al 69enne con modi gentili, racconti di difficoltà personali con sincerità commovente. Ogni gesto sembrava mirato a costruire fiducia e a insinuarsi nella mente della vittima. Alle sue spalle, due uomini avrebbero materialmente gestito i suoi soldi: bonifici, contanti, prelievi ripetuti. Operazioni apparentemente normali, ma che nel loro insieme hanno rivelato un metodo sistematico di sottrazione.
Le indagini hanno mostrato un quadro ben più complesso dei movimenti bancari. L’anziano, passo dopo passo, aveva perso la capacità di dire “no”, schiacciato da un senso di obbligo morale nei confronti di chi credeva di aiutare. La truffa non era solo economica: era una vera e propria prigionia psicologica, costruita con la manipolazione e la sudditanza emotiva.
Sottratti 200mila euro
Analizzando estratti conto e bonifici, i Carabinieri hanno identificato un modello chiaro: somme ingenti trasferite a persone legate agli indagati, operazioni ravvicinate e continue. In poco più di un anno, l’uomo ha perso circa 200mila euro, i risparmi di una vita. La ripetizione e la costanza delle operazioni hanno confermato che non si trattava di episodi isolati, ma di un sistema studiato per depredare la vittima senza destare sospetti.
L’intervento dei Carabinieri
La svolta è arrivata quando gli investigatori hanno bloccato il flusso di denaro e protetto la vittima, restituendole la possibilità di raccontare quanto accaduto senza timore. L’azione dei Carabinieri ha permesso di smascherare la rete di raggiri e di riportare dignità e sicurezza all’anziano, mostrando come il loro lavoro vada oltre le cifre e le norme di legge.
Tre denunciati
Oggi, grazie all’indagine della Stazione di Porto Mantovano, tre persone – una 30enne di Mantova, un 37enne di Caselle Lurani (LO) e un 21enne di Piacenza – sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per circonvenzione di incapace e truffa. Il procedimento è ancora in fase preliminare, e la responsabilità degli indagati dovrà essere accertata in sede processuale.