Pugno al ragazzo disabile: due i responsabili e per entrambi un daspo di cinque anni
Individuati i due responsabili dell'aggressione messa in atto nei confronti del tifoso disabile cremonese
La Digos ha individuato i responsabili dell'aggressione al disabile fuori dal Martelli: due ultra 50enni, non potranno entrare allo stadio per cinque anni.
Individuati gli autori dell'aggressione
Sono ultracinquantenni e non potranno più mettere piede in nessuno stadio italiano per i prossimi cinque anni, i due soggetti individuati come responsabili dell'aggressione ad un ragazzo disabile - affetto da autismo -, avvenuta nel pomeriggio di sabato 9 novembre 2024 prima del derby Mantova-Cremonese.
I due sono stati individuati dagli agenti della Digos di Mantova e di Cremona, al lavoro fin da subito per dare un volto all'aggressore. Inizialmente, infatti, si pensava si trattasse di una persona sola. In un secondo momento però gli investigatori hanno potuto appurare che in realtà le persone coinvolte sono state due.
Daspo urbano e cittadino per entrambi
I due soggetti individuati dalla polizia hanno rispettivamente 55 e 52 anni e sono entrambi italiani e mantovani; il 55enne abita in Emilia Romagna, mentre il 52enne abita in un comune della provincia.
Entrambi alle spalle hanno già diversi episodi di daspo ma piuttosto risalenti nel tempo ed entrambi sono conosciuti alle forze dell'ordine per episodi simili a quella fuori dal Martelli, avvenuti in altri contesti e pure questi avvenuti ormai parecchio tempo fa. Come specificato dal questore Annarita Santantonio, nessuno dei due fa parte del tifo organizzato: in altre parole, i due soggetti vanno sì allo stadio ma non fanno parte degli ultrà.
Uno scorcio dello stadio di Mantova:
Ad entrambi è stato comminato un daspo (divieto di accesso alle manifestazioni sportive) della durata di cinque anni. Il 55enne residente in Emilia-Romagna inoltre è anche destinatario di un daspo di due anni da tutti i pubblici esercizi di Mantova; il 52enne, residente in provincia, per un anno non potrà accedere ai bar limitrofi allo stadio per un anno.
Nessuna denuncia, per ora
Per il momento nessuno dei due è stato denunciato, ma non è escluso che il ragazzo colpito dal tifoso decida di sporgere querela. Anche la Questura, dal momento che la vittima dell'aggressione è un giovane portatore di disabilità, potrebbe avere vita più facile nel procedere penalmente.
Due gli autori dell'aggressione
Dagli accertamenti svolti dalla Digos, le persone coinvolte nell'episodio erano insomma due: il 52enne che si sarebbe improvvisamente parato davanti al gruppo di ragazzi cremonesi, mimando di voler colpire con un pugno il giovane che sarebbe poi a tutti gli effetti rimasto vittima dell'aggressione. E poi il 55enne residente in Emilia Romagna, ovvero colui che in prima persona avrebbe colpito il giovane tifoso.
"Episodio gravissimo"
Subito dopo l'accaduto anche il sindaco di Mantova Mattia Palazzi era intervenuto con un post sul proprio profilo Facebook, condannando l'episodio ed esprimendo vicinanza alla vittima dell'aggressione, alla sua famiglia e all'associazione di cui fa parte.
"L’episodio di violenza avvenuto prima della partita Mantova-Cremonese ai danni di un ragazzo disabile di Cremona è gravissimo e spero che presto il responsabile venga identificato e risponda del suo gesto vile e violento - erano state le parole del primo cittadino di Mantova. Il ragazzo di Cremona era ospite del Mantova 1911 con gli educatori dell’Associazione cremonese Osvaldo Marcotti.
Il post del sindaco Palazzi riguardante l'episodio avvenuto fuori dal Martelli:
"Non è ammissibile che qualche balordo rovini il senso dello sport e il piacere di assistere alla partita della propria squadra. Ho telefonato al sindaco di Cremona, l’amico Andrea Virgilio, per esprimere alla città di Cremona il dispiacere e la solidarietà della nostra città. Sto provando a contattare i familiari del ragazzo per mandargli un grande abbraccio. Spero appena possibile di riuscire ad andarlo a trovare e salutarlo di persona".