Progetto amianto premiato il Comune di Mantova

Comune di Mantova vince il Premio PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Progetto amianto premiato il Comune di Mantova
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Progetto amianto del Comune di Mantova vince il Premio PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Progetto amianto

Il Comune di Mantova ha vinto il Premio come miglior progetto per l’ambito “Ambiente, energia, capitale naturale” con il progetto Asbestos Free nell’ambito del concorso “PA sostenibile 100 progetti per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda 2030” di Forum PA 2018. Il progetto del Comune di Mantova “Asbestos Free: un territorio libero dall’amianto” è stato selezionato tra quasi trecento presentati ed individuato come il più significativo nella sua categoria e per questo ha ricevuto una speciale targa che contrassegna il progetto ritenuto migliore in ciascun ambito. La cerimonia di premiazione si è svolta mercoledì 23 maggio a Roma nel contesto di Forum PA 2018 durante il convegno “Italia 2030: come portare l’Italia su un sentiero di sviluppo sostenibile. A ritirare il premio sono stati ha dirigente Giulia Moraschi del Comune di Mantova, oltre a Gabriella Montanarini e Sandra Savazzi del settore ambientale.

Il progetto

L’Assessorato all’Ambiente aveva promosso nel mese di gennaio 2017 il progetto Asbestos Free. Il progetto, realizzato in collaborazione con la società di Parma AeroDron, ha previsto il censimento delle coperture in cemento amianto presenti su tutto il territorio comunale, attraverso l’utilizzo di droni. Il censimento ha identificato 516 coperture in cemento amianto, per un totale di 281.660 mq pari a circa 4.225 tonnellate di materiale. Le coperture identificate sono state classificate, sulla base dello stato di conservazione, in pessime, scadenti, discrete e buone, con conseguente necessità di interventi di bonifica in tempi differenti (rimozione entro i 12 mesi per le situazioni più gravi, entro tre anni oppure nessun intervento e riesame con frequenza biennale).

Coperture

Sulla base dei risultati di questo censimento, il Comune di Mantova ha proceduto ad una prima fase finalizzata ad intervenire sulle coperture con le peggiori condizioni di conservazione e al contempo più estese o più prossime alle strutture sensibili (asili nido, scuole, oratori, parco giochi, eccetera).  Sono stati, così, contattati i proprietari degli immobili aventi coperture in cemento amianto risultate in pessimo stato di conservazione con una superficie superiore ai 200 metri quadrati e in pessimo stato di conservazione ubicati ad una distanza inferiore a 100 metri da strutture sensibili. La superficie totale delle coperture degli edifici interessati da questa prima fase è di circa 17.000 metri quadrati. I proprietari sono stati inviatati a notificare all’Ats Val Padana e al Comune di Mantova la presenza delle coperture in cemento amianto sui propri immobili e a procedere con una apposita valutazione da parte di tecnici specializzati, dello stato di conservazione delle coperture, così come previsto dalla normativa vigente.

Bonifica e rimozione

Alcune di queste coperture sono già state rimosse, per un totale di circa 500 metri quadrati. Per le altre coperture sono stati definiti i termini entro cui effettuare l’intervento di rimozione e l’impegno da parte dei proprietari ad intervenire. I termini entro cui procedere alla bonifica delle coperture sono stati definiti, ai sensi della normativa vigente, attraverso la valutazione dello stato di conservazione delle coperture con l’individuazione dell’indice di degrado, validata da Ats. In alcuni casi il termine è stato stabilito entro un anno, in altri casi entro tre anni. Complessivamente entro i termini stabiliti dovranno essere rimosse circa 16.500 metri quadrati di coperture contenenti amianto. Rimangono alcune eccezioni per le quali il Comune sta provvedendo con i necessari solleciti. E’ già prevista l’attivazione da parte del Comune di una seconda fase, al fine di intervenire sulle rimanenti coperture classificate dal drone come “pessime” e con superficie inferiore ai 200 metri quadrati.

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