Privo di Green pass va a "prenderlo in auto" e lascia moglie e figli con gli Agenti senza più tornare
Nella speranza di farla franca dopo mezz'ora ha inviato un amico a recuperare il resto della famiglia... speranza, naturalmente, vana.
La Polizia Locale di Mantova, dal 6 dicembre ad oggi, dopo l’entrata in vigore delle disposizione che impongono l’obbligo del Green Pass rafforzato per determinate categorie di esercizi, continua nell’attività di controllo per contrastare la pandemia.
1.050 persone controllate e 7mila euro di sanzioni
Numerosi sono sati i controlli effettuati fino ad oggi che hanno permesso di sanzionare, seppur in minima parte, sia i titolari di esercizi pubblici, sia gli avventori. Ecco i numeri dei controlli effettuati.
- Super Green pass: 1.050 persone controllate
- Super Green Pass: 10 persone sanzionate
- dispositivo di protezione: 2 persone controllate e sanzionate
- 145 attività o esercizi controllati
- 6 titolari di esercizi sanzionati
Sono state applicate sanzioni per oltre 7.000 euro.
Le scuse più fantasiose
Alcune delle persone controllate hanno messo in atto le azioni più fantasiose, per certi aspetti anche divertenti, pur di evitare di essere “multate”.
Tra questi vince il premio fantasia (oltreché una multa) un cittadino extracomunitario di origini nord africane fermato e controllato nella galleria del Centro Commerciale “La favorita” mentre si trovava seduto al tavolo con la moglie e due bambini - tra cui uno in passeggino - che non è stato in grado di esibire agli agenti il Green Pass. Con la scusa di recuperarlo in auto dove, a suo dire, lo aveva lasciato, l'uomo ha abbandonato al tavolo la moglie, anch’essa straniera e con poca conoscenza della lingua italiana, con due bimbi piccoli, senza più tornare. Nel tentativo di farla franca il padre di famiglia dopo circa mezz’ora dalla sua sparizione ha inviato sul posto un suo connazionale a recuperare la moglie e i figli. Ovviamente la furbata non ha sortito effetti perché l'uomo è stato successivamente identificato e multato.
Il titolare di un bar birreria in centro invece, sprovvisto di Green pass, per dimostrare agli agenti che il locale non era aperto al pubblico, ha preso un cacciavite e ha svitato la tabella degli orari dall’ingresso, da cui si evinceva, oltretutto chiaramente, che il locale era aperto.
Ancora, in una sala scommesse in centro città non solo il titolare non aveva controllato alcuni avventori che stavano giocando alle slot machine sprovvisti di green pass, ma neanche nemmeno il proprio personale, anch’esso sprovvisto di Green Pass.”