Picchia la compagna 21enne incinta, poi aggredisce anche i Carabinieri
Un militare è dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso
Aggredisce la compagna 21enne incinta poi si scaglia contro i carabinieri con calci e pugni: un militare è dovuto anche ricorrere a cure mediche. Il 36enne è stato arrestato.
Arrestato uomo violento
Una drammatica richiesta d’aiuto nella notte ha portato all’arresto di un uomo per violenza domestica e resistenza a pubblico ufficiale. La vicenda, avvenuta a Moglia, ha visto coinvolta una giovane ragazza di 21 anni, incinta, e il suo convivente, un uomo di 36 anni di origine pakistana.
La chiamata al 112
La chiamata al 112 è giunta poco dopo la mezzanotte: la 21enne, terrorizzata, ha chiesto l’intervento dei Carabinieri per difendersi dalle percosse del compagno. La situazione, resa ancora più grave dal fatto che la donna è in stato interessante, ha mobilitato immediatamente una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Gonzaga.
Calci e pugni ai carabinieri
Arrivati sul posto in pochi minuti, i militari hanno trovato una situazione di estrema tensione. Il convivente, in preda a un forte stato di agitazione, ha tentato di colpire nuovamente la giovane donna anche alla presenza degli agenti. Nonostante i tentativi di bloccarlo, l’uomo ha opposto resistenza con violenza, aggredendo i Carabinieri con calci e pugni. Solo dopo una difficile colluttazione, è stato immobilizzato e tratto in arresto.
L’aggressione ha lasciato segni anche sui militari: uno di loro ha riportato lievi escoriazioni, per le quali è stato necessario l’intervento dei sanitari del pronto soccorso. Fortunatamente, la prognosi è stata di pochi giorni.
La donna, visibilmente scossa, ha trovato il coraggio di ringraziare gli agenti mentre l’aggressore veniva portato via. Il suo sorriso, timido ma pieno di riconoscenza, è stato descritto dai Carabinieri come il più bel regalo che potessero ricevere, un gesto che ha dato un significato speciale al loro intervento notturno.
Obbligo di firma
L’arrestato è stato trattenuto nella caserma dei Carabinieri di Gonzaga in attesa del processo per direttissima, che si è svolto in mattinata presso il Tribunale di Mantova. Il giudice, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto la sua remissione in libertà con obbligo di firma presso la stazione dei Carabinieri di Moglia.
Il procedimento penale è ora nella fase delle indagini preliminari, e sarà il processo a stabilire l’eventuale colpevolezza dell’uomo.