Parco del Mincio la riqualificazione passa da tre progetti

Tea e Sisam entrano nella partnership del corposo progetto di riqualificazione del bacino fluviale del Mincio.

Parco del Mincio la riqualificazione passa da tre progetti
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Parco del Mincio: tutte le carte sul tavolo della riqualificazione.

Parco del Mincio

L' adesione di Tea e Sisam, l’esposizione dell’avanzamento dei numerosi interventi previsti nel piano d’azione, il suo arricchimento con nuove proposte e la consapevolezza, confermata da numerosi interventi, che il Contratto di fiume Mincio è l’opportunità più concreta di miglioramento della qualità delle acque del Mincio e dei suoi habitat di pregio: sono in sintesi questi gli aspetti positivi della seconda riunione del comitato di coordinamento del “Contratto di fiume Mincio”, convocata dal Parco del Mincio e alla quale hanno partecipato 26 enti sottoscrittori, gran parte dei quali ha aggiornato il quadro delle attività svolte. Durante i lavori sono giunti anche i saluti della presidente di Ersaf Elisabetta Parravicini, che ha annunciato l’imminente avvio delle opere di fitorisanamento previste con il Comune di Mantova tra Diga Masetti e Porto Catena.

Tre progetti

Tra gli interventi del Parco, l’avvio, con tre diversi progetti, di interventi di riqualificazione ambientale nei tratti terminali del canale Osone e l’avvio delle procedure con le quali presto verranno installate sonde multiparametriche nelle Valli del Mincio a Rivalta, nei pressi della Vasarina e di Diga Masetti. “Sonde – ha spiegato il presidente del Parco Maurizio Pellizzer – che rientrano in un progetto europeo e che ci forniranno, con questo primo intervento, i dati sulla qualità delle acque, mentre con un successivo intervento si potranno ottenere anche informazioni sulle portate”. Con il suo ingresso, Tea ha presentato gli interventi di riqualificazione messi a punto dal Gruppo.  Tra questi, l'adeguamento dei depuratori di Mantova e Castiglione delle Stiviere per quanto riguarda i trattamenti di rimozione di azoto e fosforo, che manifestano criticità per il fiume Mincio se non adeguati nelle rispettive concentrazioni. Previsti, inoltre, due interventi della capacità di trattamento per gli impianti di Ponti sul Mincio e di Marengo di Roverbella, oltre che significative modifiche agli sfioratori di Castiglione e Mantova.

Il Piano delle Acque

Infine, è stato illustrato il Piano delle Acque previsto per il Comune di Mantova, che la Società sta implementando dallo scorso anno, quale strumento innovativo di pianificazione e controllo del territorio, in particolare per un ambiente in cui l'elemento acqua è così significativo. Avviata anche da AIPO la progettazione per la manutenzione straordinaria del manufatto regolatore del depuratore del Garda e l’avvio delle procedure per il miglioramento del manufatto storico del Vasarone. Tra gli altri incrementi di attività, le nuove schede del “Progetto Mincio” e del “Progetto Rio” illustrate da Labter Crea e il prossimo incremento, nel sito web del Parco, dei dati di monitoraggio della qualità delle acque delle Valli del Mincio raccolti dall’Università di Parma. Nel corso della mattinata il Parco ha presentato, attraverso il facilitatore del progetto LIFE Gestire 2020, le opportunità offerte da bandi aperti del PSR (Piano di Sviluppo Rurale) in relazione alle fasce tampone boscate, siepi e filari, finanziabili al 100%, e che permetterebbero di trattenere azoto e fosforo e di contenere il trasporto solido dai canali alle Valli del Mincio: “Il nostro ruolo – ha annunciato Fortunato Andreani – è di aiuto, che possiamo fornire gratuitamente agli imprenditori agricoli per l’istruttoria delle pratiche”. “Sembrava un percorso impossibile invece si sta realizzando – ha commentato il docente di ecologia Marco Bartoli -: il bacino del Mincio-Po riflette i paradigmi della complessità di oggi e deve trovare il punto di equilibrio tra molti interessi contrapposti”.

Appelli e richieste

Dall’incontro è emersa ad esempio, per voce dell’associazione Amici di Rivalta, la richiesta che i Comuni, che nel 2015 hanno sottoscritto il protocollo per la Riduzione del rischio idraulico e miglioramento della qualità delle acque superficiali del medio-alto Mantovano, accelerino gli atti conseguenti, portando in approvazione i regolamenti relativi.  “È importante che i comuni attuino quel protocollo” ha spiegato l’ing. Bellini della Provincia, che ha auspicato l’utilizzo del facilitatore per la creazione di fasce tampone quale efficace strumento per arginare anche l’accumulo di sedimenti nelle Valli del Mincio.

 

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