Parco del Mincio: al via i lavori per eradicare la “Ludwigia grandiflora”

In corso l’asportazione della vegetazione acquatica infestante dalle lanche del lago di Mezzo e in Vallazza.

Parco del Mincio: al via i lavori per eradicare la “Ludwigia grandiflora”
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Parco del Mincio: al via i lavori per eradicare la “Ludwigia grandiflora”.

Parco del Mincio: la “Ludwigia grandiflora”

Quel fitto tappeto verde che ricopre le lanche in sponda sinistra del lago di Mezzo della ex Burgo e Fossamama sarà interamente asportato, per tutelare l’habitat dei laghi da una specie infestante che le aveva interamente colonizzate, propagandosi anche in un punto della Riserva della Vallazza. I lavori sono partiti oggi, 17 luglio, commissionati dal Parco del Mincio a una ditta che dovrà usare tutte le cautele del caso per asportare le praterie di Ludwigia grandiflora ssp. Hexapetala, questo il nome della specie vegetale invasiva unionale, ed evitarne la dispersione e conseguente propagazione.

Conclusione lavori entro fine agosto

Sono tre le aree interessate per una estensione complessiva di oltre 30mila metri quadrati. I lavori termineranno entro la fine di agosto e il Parco ha potuto affrontare l’impegno grazie al finanziamento ottenuto da Regione Lombardia dopo aver aderito ad un bando specifico, destinato ai gestori dei siti della Rete Natura 2000 dei quali anche le aree interessate dall’intervento fanno parte e le somme investite ammontano 50mila euro.

“L’asportazione del materiale vegetale permetterà di ripristinare e mantenere in uno stato di conservazione soddisfacente gli habitat acquatici oggi colonizzati” sottolinea il presidente del parco Maurizio Pellizzer che evidenzia inoltre “L’intervento interessa più di tre ettari di territorio di pregio che con questo intervento possono vedere ripristinate migliori condizioni di ossigenazione delle acque e di tutela della biodiversità, favorendo le specie acquatiche autoctone e la fauna ittica”.

La Ludwigia

La Ludwigia è una specie Sudamericana considerata naturalizzata in Lombardia che minaccia la biodiversità delle comunità vegetali in cui si stabilisce occupando la quasi totalità degli spazi in cui si insedia. Ha una velocità di propagazione per rizomi elevatissima, si sostituisce facilmente alle specie autoctone, riduce l’ossigenazione delle acque a scapito della fauna ittica.

Il Parco interviene all’eradicazione di Ludwigia nella forma anfibia, ossia a contatto con l’acqua, utilizzando una metodologia sperimentale adottata sul Lago di Varese. La tecnica utilizzata richiede numerosi accorgimenti che riducano al minimo la frantumazione dei fusti e il loro spargimento in acqua che darebbe origine a nuovi popolamenti. Perciò le aree vengono preventivamente delimitate con tubi galleggianti e reti che evitino la deriva della biomassa che viene rimossa con una benna e caricata su un pontone per poi essere inseriti in un cassone protetto. Eventuali frammenti flottanti verranno raccolti manualmente con retino da un operatore su piccola imbarcazione.

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