Operazione "Pettirosso", predavano specie protette: 4 cacciatori denunciati
I quattro hanno anche utilizzato richiami acustici a funzionamento elettromagnetico vietati per legge.
Operazione "Pettirosso", abbattuti esemplari di specie protette: 4 cacciatori denunciati
Quattro cacciatori denunciati
Nella giornata di ieri i Carabinieri Forestali della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati ai danni degli Animali (SOARDA), un nucleo operativo specializzato incardinato nel Comando delle Unità Forestali dell’Arma dei Carabinieri, con sede a Roma, che da anni esegue delle campagne finalizzate alla repressione dell’uccellagione attuata durante il periodo migratorio lungo le prealpi, congiuntamente al personale del Gruppo Carabinieri Forestale di Mantova, a seguito di appostamenti eseguiti sui numerosi capanni di caccia presenti nei Comuni di Cavriana e Volta Mantovana, hanno scoperto l’abbattimento, da parte di 4 cacciatori tutti provenienti dalla provincia di Brescia, di numerosi volatili selvatici mediante l’utilizzo di richiami acustici a funzionamento elettromagnetico, assolutamente vietati dalla normativa vigente.
Abbattuti esemplari di Frosone e Picchio Rosso Maggiore
Dagli accertamenti è emerso, inoltre, che tra i capi abbattuti dai quattro indagati vi erano anche esemplari di Frosone e di Picchio Rosso Maggiore, considerati particolarmente protetti ai sensi della legge n.157/1992 (cd legge sulla caccia) e quindi di particolare importanza: il Frosone è inserito nell’elenco delle specie tutelate ai sensi dell’Allegato II della Convenzione di Berna.
Sequestrati fucili e richiami acustici
I Carabinieri Forestali hanno provveduto al sequestro, a carico dei quattro cacciatori coinvolti, di 5 fucili da caccia, di 2 richiami acustici, dei due esemplari di Picchio Rosso Maggiore e di Frosone già abbattuti, nonchè di un Frosone vivo utilizzato come richiamo.
Insieme alla fauna protetta, nei carnieri dei quattro uomini, di età compresa tra i 60 e i 75 anni, sono stati rinvenuti oltre 40 esemplari di volatili cacciabili (in gran parte tordi bottacci), sottoposti a sequestro in quanto uccisi mediante mezzi non consentiti.
I quattro cacciatori sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova e sono state ritirate in via cautelativa anche le munizioni in loro possesso al momento dei controlli.
La fauna abbattuta e il richiamo vivo sequestrati sono stati consegnati al Centro di Recupero per Animali Selvatici “Il Pettirosso” di Modena.