Operai in nero e irregolari in laboratorio tessile: due arresti
Nonostante i controlli siano oramai divenuti quasi quotidiani, ancora si registrano abusi e irregolarità, tutti ad opera di imprenditori cinesi.
Operai in nero e irregolari in laboratorio tessile: blitz dei Carabinieri a Roverbella, due arresti.
Operai in nero e irregolari in laboratorio tessile
Ancora arresti e denunce compiuti dalle forze dell'ordine contro la piaga dello sfruttamento di clandestini e del lavoro nero. Nonostante i controlli siano oramai divenuti quasi quotidiani, ancora si registrano abusi e irregolarità, tutti ad opera di imprenditori cinesi.
Il blitz
Giovedì 11 aprile 2019, l'ennesimo caso. Il blitz dei Carabinieri è scattato in serata presso un laboratorio tessile a Roverbella. I militari della Stazione di Castel Goffredo insieme ai colleghi delle Stazioni di Goito, e di Gazoldo degli Ippoliti, nonché delle Stazioni di Roverbella, Marmirolo e Castel d’Ario, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro e al personale INAIL e INPS, coordinati dal Comandante della Compagnia Carabinieri di Castiglione delle Stiviere, Magg. Simone Toni, hanno fatto irruzione in un laboratorio tessile dove hanno trovato al lavoro sei operai, tutti cinesi.
Al controllo dei documenti, è risultato che due di questi erano irregolari e quindi, nessun permesso di soggiorno e naturalmente nessun contratto di lavoro il che vuol dire paga misera e sfruttamento, con condizioni poste esclusivamente dal datore di lavoro e divieto per gli operai di allontanarsi dal laboratorio per non rischiare di essere espulsi. Il laboratorio è risultato intestato a Z.Z, 67enne cinese, ma di fatto gestito dalla figlia, X.Z. e dal marito di questa, Z.S., entrambi 43enni cinesi.
Due arresti
Al termine della verifica, i Carabinieri hanno proceduto all’arresto dei suddetti coniugi, ritenuti responsabili, in concorso, di favoreggiamento e sfruttamento della manodopera clandestina e lavoro nero, nonché deferito a piede libero, per i medesimi reati, anche il 67enne Z.Z., titolare del laboratorio. L’interno capannone, compresi i macchinari e i capi di vestiario, per un valore complessivo di circa 80mila euro, sono stati sottoposti a sequestro. Conseguiranno inoltre le sanzioni amministrative per le violazioni accertate, non ancora quantificate. I due arrestati verranno giudicati in giornata dal Tribunale di Mantova con rito direttissimo, mentre per i 2 lavoratori clandestini sono state avviate le consuete procedure di espulsione.
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