CRONACA

Omicidio Capuano a Suzzara, svolta nelle indagini: arrestata la figlia Rosa Capuano

Secondo le indagini, la 46enne avrebbe ammazzato suo padre per affrancarsi dalla sua figura e convinta di essere erede universale

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Il garage dove è avvenuto l'omicidio e nelle foto piccole, Francesco Capuano e sua figlia Rosa
Il garage dove è avvenuto l'omicidio e nelle foto piccole, Francesco Capuano e sua figlia Rosa

I carabinieri hanno arrestato la 46enne Rosa Capuano, accusata dell'omicidio di suo padre Francesco Capuano, avvenuto a Suzzara.

 

Omicidio Capuano, arrestata la figlia Rosa

Svolta nelle indagini dell’omicidio del 79enne ex bidello Francesco Capuano, avvenuto a Suzzara la mattina di lunedì 23 dicembre 2024.

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Mantova, in stretta collaborazione con i colleghi della Compagnia di Gonzaga, nella mattina di oggi, mercoledì 5 marzo 2025, hanno arrestato Rosa Capuano, figlia 46nne della vittima, in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip del Tribunale di Mantova, perché ritenuta, in ipotesi accusatoria, responsabile dell’omicidio premeditato del padre, nonché del reato di detenzione illecita di arma comune da sparo.

Gli accertamenti del Ris di Parma sulla Fiat Panda dove è stato ucciso Capuano
Gli accertamenti del Ris di Parma sulla Fiat Panda dove è stato ucciso Capuano

Il giudice per le indagini preliminari, concordando con le risultanze investigative emerse dalle indagini condotte dai carabinieri e dagli accertamenti tecnici espletati dal Ris di Parma, coordinati dalla Procura di Mantova, ha ritenuto sussistere, per la commissione del delitto, gravi indizi di colpevolezza a carico della figlia convivente della vittima.

Rosa Capuano
Rosa Capuano

"Volontà di affrancarsi dalla sua figura ed erede universale"

Il movente dell’omicidio, secondo la ricostruzione investigativa, sarebbe da attribuire alla volontà della donna di affrancarsi dalla figura paterna, ritenuta possessiva, nonché alla convinzione dell’indagata di divenire erede universale.

Nella mattinata di oggi i carabinieri di Mantova, in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Napoli e della Compagnia Carabinieri di Giugliano in Campania, hanno tratto in arresto la donna che, dopo le formalità di rito, è stata condotta nella casa circondariale di Mantova, dove rimarrà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il giallo dei 20 minuti e la pistola non trovata

Restano ancora da chiarire diversi dettagli. Anzitutto quello riguardante l'arma del delitto, ovvero la pistola dalla quale sono partiti i tre colpi che hanno ucciso il 79enne. I carabinieri, con anche l'aiuto della protezione civile, alcuni giorni dopo l'omicidio avevano svolto varie ricerche nelle vicinanze del condominio, compreso un cantiere edile che si trova nelle vicinanze. Dell'arma però, almeno da quanto si apprende, non c'è ancora traccia.

I carabinieri nel corso delle indagini: qui durante un'ispezione del garage condominiale
I carabinieri nel corso delle indagini: qui durante un'ispezione del garage condominiale

C'era poi un altro aspetto che appariva non troppo plausibile. La figlia del pensionato infatti aveva infatti spiegato agli inquirenti di come, per recuperare fazzoletti e sigarette, si fosse allontanata una ventina di minuti. Un lasso temporale che appariva eccessivo per risalire in casa, recuperare due oggetti e ridiscendere.

Anche su tali aspetti verrà probabilmente fatta chiarezza nel corso delle prossime ore e dei prossimi giorni.

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