Omicidio Bailo: chiesti 30 anni per Pasini
La sentenza è stata rimandata a fine febbraio, quando verranno ascoltate le repliche della difesa.
L’accusa ha chiesto 30 anni per Fabrizio Pasini, l’assassino di Manuela Bailo.
Omicidio Bailo
Come riporta BresciaSettegiorni.it, è durata diverse ore l’udienza del processo di primo grado per l’assassinio di Manuela Bailo, la 35enne di Nave uccisa nell’estate del 2018 dal collega e amante Fabrizio Pasini e ritrovata solo settimane dopo in un cascinale abbandonato di Azzanello (nel Cremonese). A parlare nell’aula del Tribunale di Brescia, questa mattina, è stata l’accusa: il Pm ha infatti chiesto per il sindacalista di Ospitaletto una condanna a 30 anni di carcere. Presenti in aula anche gli avvocato della famiglia della vittima, Michele Radici e Giulio Rota.
Nulla però è ancora stato deciso: il tutto è stato rinviato a fine febbraio. Un’ultima udienza in cui, dopo le repliche della difesa (rappresentata dall’avvocato Pietro Paolo Pettenaddu) la sentenza verrà finalmente pronunciata.
Le versioni
Continuano a non combaciare, nel frattempo, i dati emersi dall’autopsia rispetto alla versione di Pasini. Nonostante per la Procura la donna sia stata uccisa con un taglio netto alla gola e su tutta la vicenda incombe l’ombra della premeditazione, l’ospitalettese, ascoltato dal giudice a inizio dicembre, aveva ribadito di non aver usato armi bianche, dicendo però di aver spinto Manuela dalle scale a seguito di una discussione in maniera più forte di quanto aveva detto in passato. L’uomo, che da più di un anno si trova in carcere, ha poi aggiunto di aver perso la pazienza a seguito di “pressioni” per trascorrere la notte insieme.