Nove lavoratori su 14 non in regola: stop al maglificio e denunce

Lavoratori in nero e senza permesso di soggiorno: la guardia di finanza stoppa l'attività di una maglieria cinese a Castiglione delle Stiviere.

Nove lavoratori su 14 non in regola

La tenenza della guardia di finanza di Castiglione delle Stiviere ha eseguito un’attività di servizio, nella zona industriale della cittadina dell'Alto Mantovano, nei confronti di un laboratorio di confezionamento maglieria, gestito da soggetti di etnia cinese: all'interno c'erano 14 lavoratori, nove dei quali completamente in nero, di cui sette cinesi e due pakistani. Non solo: sei lavoratori di nazionalità cinese sono risultati privi del permesso di soggiorno.

Denuncia, attività sospesa, espulsioni

Di conseguenza il titolare del predetto laboratorio è stato denunciato per l’impiego di manodopera clandestina e gli uffici del lavoro hanno proceduto alla sospensione dell’attività.

Inoltre è stato avviato l'iter di espulsione nei confronti dei soggetti stranieri privi del permesso di soggiorno.

Lavoro nero piaga della società e dell'economia

Il lavoro nero è una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati e consente una competizione sleale con le imprese oneste.

Inoltre il sommerso pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di struttura, sia fiscali, sia organizzativi e, nondimeno, del lavoro, per massimizzare i profitti e ottenere vantaggi competitivi impropri.

La Guardia di Finanza è sempre attenta, per cercare di far fronte, e ancor prima cercando di prevenire, nella loro globalità, tutti quei fenomeni che costituiscono ostacolo alla crescita ed alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale su cui basare lo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno, anche a tutela degli standard di sicurezza.