Mantova

Non può avvicinarsi alla ex, ma lo trovano nascosto vicino a casa di lei con gli arnesi da scasso

Aveva con sé cacciaviti, una sega e un coltello a serramanico. Beccato grazie ad un malfunzionamento del braccialetto elettronico e arrestato

Non può avvicinarsi alla ex, ma lo trovano nascosto vicino a casa di lei con gli arnesi da scasso
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Ha il divieto di avvicinamento alla ex, ma la polizia lo becca nascosto a fianco a casa di lei con addosso degli arnesi da scasso. Arrestato.

Con gli arnesi da scasso nascosto dietro casa della ex

In teoria avrebbe dovuto stare ben alla larga dalla sua ex compagna in virtù del divieto di avvicinamento, in pratica invece un equipaggio della Squadra volante della Questura di Mantova lo ha beccato nascosto, al buio, a fianco a casa di lei. Un episodio che, piuttosto grave di per sé, suona ancora più allarmante alla luce del tentato omicidio avvenuto nella tarda mattinata di lunedì a Guastalla a poca distanza dal Mantovano, quando un 53enne lungo la strada ha accoltellato ripetutamente la sua ex compagna per poi darsi alla fuga.

E, come se non bastasse, con sé  aveva diversi arnesi da scasso: cacciaviti, una sega e un coltello a serramanico. A rigor di logica attrezzi che avrebbe potuto benissimo utilizzare per penetrare nell'abitazione di quella che era stata la sua compagna, con chissà quali intenzioni.

Ora un soggetto mantovano, residente in città, è finito in carcere dopo che provvidenzialmente gli agenti della Volante lo hanno beccato in flagrante, forse appunto poco prima che provasse ad entrare in casa della sua ex compagna.

Il coltello a serramanico che il soggetto aveva con sé insieme ai cacciaviti e alla sega
Il coltello a serramanico che il soggetto aveva con sé insieme ai cacciaviti e alla sega

Beccato grazie al braccialetto elettronico in tilt

L'intervento della polizia è stato possibile grazie ad un malfunzionamento. Il soggetto in questione infatti è sottoposto al divieto di avvicinamento alla sua ex compagna e porta il braccialetto elettronico. Lui stesso alcuni giorni fa si era rivolto alla Questura perché aveva notato un malfunzionamento proprio a livello del dispositivo di controllo che l'uomo indossava - ora che è in carcere evidentemente non lo indossa più.

Ma nella serata di ieri, martedì 3 dicembre 2024, l'operatore della sala operativa della Questura ha notato come a display stessero apparendo alcuni segnali che, proprio a causa del malfunzionamento, non sarebbero dovuti comparire.

Equipaggi della polizia durante alcuni controlli a Mantova
Equipaggi della polizia durante alcuni controlli a Mantova

Arriva la polizia e arresta il soggetto

Insospettito dalla situazione non chiara, l'agente di polizia ha chiamato al telefono la ex compagna dell'arrestato, per sincerarsi che fosse tutto a posto. Dopo diverse chiamate a vuoto, nel timore che fosse successo qualcosa, l'operatore ha inviato una squadra di colleghi sul posto.

Quando gli agenti sono arrivati, hanno suonato al campanello di casa e, nello stesso momento, si sono accorti dell'ex di lei acquattato al buio. A quel punto la perquisizione, da cui sono spuntati gli arnesi da scasso, e infine l'arresto con il trasferimento in carcere a Mantova.

A seguito dell'udienza di convalida che si è svolta nella mattinata di oggi mercoledì 4 dicembre 2024, il giudice ha convalidato l'arresto e disposto il trasferimento in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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