No autorizzazione no party: smantellato rave a Serravalle a Po

Effettuati dai Carabinieri accertamenti ed identificazioni dei partecipanti al rave party.

No autorizzazione no party: smantellato rave a Serravalle a Po
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Smantellato rave party a Serravalle a Po

Conclusa dai Carabinieri di Mantova la prima fase di accertamento ed identificazione dei partecipanti al rave party che nella notte di sabato 6 luglio 2019 ha tenuto impegnato impegnato il personale della Compagnia Carabinieri di Mantova, supportata dai colleghi di tutta la Provincia e da pattuglie della Polizia di Stato e della Guardia si Finanza, per contenere i giovani provenienti dalle più disparate province italiane ed anche all'estero che si sono dati raduno nell'area golenale del Po in territorio di Serravalle a Po (Mn).

L'organizzazione del rave party tramite Whatsapp

I militari della Compagnia di Mantova, quindi, hanno gestito al meglio la manifestazione che sembrerebbe essere stata organizzata non utilizzando canali web ma tramite una fitta rete di contatti a livello europeo del noto servizio di messaggistica "Whatsapp".

L'Arma ha agito senza turbare l'ordine pubblico

Nel gestire l'ordine pubblico - in base a quanto riportato dagli stessi Carabinieri di Mantova - l'elemento cardine che ha caratterizzato l'operato di tutto il personale dell'Arma presente sul posto, è stato quello di non creare turbative dell'ordine pubblico, tenuto conto dell'imponente presenza di persone e di conseguenza dell'elevato rischio che potessero accadere incidenti. La condotta tenuta dai militari operanti durante lo smantellamento del rave party è stata improntata da cordialità e, nello stesso tempo, fermezza.

Identificazione dei presenti e annotazioni delle targhe

L'opera certosina di identificazione nonché l'annotazione di gran parte dei numeri di targa delle numerosissime auto parcheggiate per il rave party, consentirà ora ai Carabinieri di inviare una prima informativa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Mantova con la contestazione per inottemperanza agli ordini dati dall'autorità, invasione di terreno o di edifici e lo svolgimento non autorizzato di spettacolo.

Per questi sarà anche inoltrata alla Questura la richiesta di divieto di ritorno nella provincia di Mantova per tre anni.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Mantova, Colonnello Fabio Federici, ha espresso il suo vivo apprezzamento per la delicata attività di Ordine Pubblico svolta, ma anche per il considerevole numero di partecipanti identificati.

Giordana Liliana Monti

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