la manifestazione

"Nessun profitto sulla pandemia, sì al vaccino e all’accesso alle cure": l'urlo di Potere al Popolo fuori dal Poma

L'obiettivo è anche quello di avere trasparenza e controllo sul denaro pubblico utilizzato per sviluppare le tecnologie sanitarie.

"Nessun profitto sulla pandemia, sì al vaccino e all’accesso alle cure": l'urlo di Potere al Popolo fuori dal Poma
Pubblicato:

"Nessun profitto sulla pandemia" è a questo appello che alcuni aderenti di Potere al Popolo hanno esposto durante la manifestazione ieri mattina, 11 marzo 2021, fuori dal Poma, per urlare al mondo che il vaccino è un bene comune, non delle case farmaceutiche. Un problema attuale, considerati i ritardi e i blocchi nella produzione dei vaccini, anche relativi ai brevetti degli stessi.

La manifestazione fuori dal Poma

Nella mattinata di ieri Potere al Popolo ha manifestato e distribuito centinaia di volantini davanti all’ospedale Carlo Poma di Mantova nella giornata di mobilitazione a livello globale per il vaccino e l’accesso alle cure. Gli attivisti hanno organizzato azioni e iniziative coordinate in più di 60 città in Italia e centinaia in tutto il mondo al grido di “nessun profitto sulla pandemia” perché le cure anti-pandemiche siano gratuite e garantite a tutti e affinché vi sia trasparenza e controllo sul denaro pubblico utilizzato per sviluppare le tecnologie sanitarie.

Per Potere al Popolo è assurdo che un vaccino prodotto attraverso ricerche pubbliche, con finanziamenti pubblici, sia bloccato da brevetti privati. Nei fatti il vaccino è stato pagato pagato tre volte: finanziando la ricerca, stipulando contratti con le multinazionali e accettando di pagare eventuali malfunzionamenti.

Il vaccino non è delle case farmaceutiche

“Non si può lasciare nelle mani di aziende private“- spiega Marco Rossi, portavoce provinciale del movimento – “il potere di decidere chi abbia accesso a cure e vaccini e a quale prezzo. Le multinazionali del farmaco mantengono il monopolio dei vaccini: Pfizer quest'anno si aspetta 12,4 miliardi di euro di profitti in più. Per sconfiggere la pandemia serve produrre il maggior numero di vaccini possibili nel minor tempo possibile. Le forze produttive lo permetterebbero e i brevetti sono un freno che va eliminato. Stiamo pagando anni di tagli, esternalizzazioni e scandali dell’eccellenza lombarda. La gestione politica della pandemia è un disastro senza precedenti. Dal territorio fino all’Unione Europea è il momento di cambiare uscendo dalla logica aziendalista per favorire le strutture pubbliche, i pazienti e i lavoratori della sanità”.

È possibile sostenere la raccolta firme europea indirizzata alla Commissione UE sul sito: www.noprofitonpandemic.eu/it .

Seguici sui nostri canali