Morto primario Asola: trovato accasciato nel suo studio, lacrime in corsia
I colleghi lo aspettavano in corsia: si sono insospettiti non vedendolo arrivare.
Morte primario Asola
La causa della morte la decreterà l'autopsia, nella giornata di domani, 16 gennaio 2019. Alberto Bosi aveva dedicato una vita a salvare gli altri ma ieri per lui non c'è stato nulla da fare. Aveva iniziato il turno in ospedale come al solito, i colleghi lo aspettavano, non vedendolo arrivare sono andati a cercarlo nel suo studio. Lì l'hanno trovato: accasciato a terra. Hanno tentato di rianimarlo per oltre mezz'ora, non volevano arrendersi a quella morte improvvisa e beffarda. Proprio nelle corsie di quel reparto, in cui Bosi rianimava i pazienti, salvando loro la vita.
Mancava poco alla pensione
Sarebbe andato in pensione fra pochi mesi, dedicandosi appieno alla sua famiglia e alla passione per la terra: il 66enne era infatti sposato con figli. Sconvolti i colleghi e i tanti operatori sanitari con i quali Bosi aveva lavorato durante la sua lunga carriera.
Fortemente legato al territorio
Bosi, dopo avere conseguito la specializzazione in Anestesia e Rianimazione, aveva iniziato la sua carriera professionale al Carlo Poma, dove aveva lavorato dal 1985 al 1999 nell’ambito della struttura di Anestesia e Rianimazione. Nel dicembre del 1999 era stato nominato direttore della struttura di Anestesia e Rianimazione di Asola, ruolo a tutt’oggi ricoperto.
LEGGI ANCHE: Investimento ciclistico: coinvolto un 24enne e una 61enne.