Merce dal valore di quasi 400mila euro nello zainetto: mantovano denunciato per ricettazione

Un normale controllo dell'auto che è costato caro ai ladri.

Merce dal valore di quasi 400mila euro nello zainetto: mantovano denunciato per ricettazione
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Una normale controllo dell'auto che è costata caro ai ladri: 300mila euro di gioielli e circa 70mila tra contanti e assegni.

Il casuale ritrovamento dei gioielli

Venerdì 26 luglio 2019 gli agenti della Polizia Stradale di Trento non si sarebbero mai aspettati che la loro giornata avrebbe preso un insolito risvolto: nessuno di loro pensava di scovare quasi 400mila euro di refurtiva in un'auto.

Gli Agenti hanno fermato due persone vicino a Rovereto, lungo l'Autobrennero: un 46enne di Montecatini Terme e un 34 originario dell'Iran ma residente a Mantova. I due uomini sono stati traditi da evidenti segni di nervosismo mostrati non appena gli Agenti si sono avvicinati per un regolare controllo dell'auto.

L'ambiguo comportamento degli uomini ha subito insospettito i poliziotti che hanno quindi deciso di effetturare un controllo del Suv, una Bmw X5 nera, chiedendo di mostrare loro il contenuto degli zaini che avevano sui sedili posteriori. Eseguito l'ordine, l'inaspettata scoperta: 300mila euro di gioielli tra diamanti, braccialetti, orecchini collane, orologi e anelli, più 70mila euro tra assegni e contanti.

Gli uomini hanno spiegato di essere diretti a Monaco di Baviera per effettuare la vendita della merce, ma un piccolo problema è sorto all'occhio: nessun documento che attestasse il trasferimento, la vendita o la proprietà dei beni.

Il sequestro e la denuncia

Secondo la normativa vigente, per poter effettuare un trasporto all'estero di contanti da un valore superiore ai 10mila euro, è necessaria una dichiarazione doganale e per poterli trasportare serve un'autorizzazione della questura.

Trovata la merce, i due uomini sono stati denunciati a piede libero per ricettazione e tutta la merce è stata completamente sequestrata. La Polizia sospetta che si possa trattare di un'articolata organizzazione, che vede i due uomini come semplici corrieri incaricati di rivendere la possibile refurtiva. Sono quindi ora in corso le indagini.

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