I carabinieri hanno denunciato un 36enne di nazionalità bulgara beccato grazie al Dna: il furto alla Tecnofer nel giugno del 2020.
Ladro beccato grazie al Dna
E’ stato individuato grazie al Dna e alle analisi svolte dal Ris di Parma, un ladro che era andato a segno – molto probabilmente non da solo – ai danni della ditta Tecnofer, che si trova in via Dell’Industria a Ostiglia (nella foto di copertina la sede della ditta).
Dopo il colpo sul posto erano intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile di Gonzaga insieme ai colleghi della stazione di Ostiglia. Nel corso del sopralluogo i militari avevano rinvenuto diverse tracce, tra cui alcune impronte digitali sospette che poi erano state inviate al Ris di Parma.

Le analisi svolte dal Reparto investigazioni scientifiche hanno dato esito positivo: le impronte corrispondono a quelle di un 36enne di nazionalità bulgara residente in provincia di Monza e Brianza ed evidentemente già noto alle forze dell’ordine, che è così stato denunciato per il reato di furto aggravato.
Via una montagna di attrezzi e un furgone
Il furto era stato compiuto circa cinque anni e mezzo fa (era giugno del 2020). Nel corso della notte ignoti (molto probabilmente il 36enne insieme a dei complici) si erano introdotti nella sede dell’azienda e nel giro di pochi minuti avevano asportato trapani elettrici, saldatrici, flessibili, cavi in rame e un furgone Iveco Daily che successivamente era stato rinvenuto nel corso delle indagini.