"Massacrata di botte, non solo soffocata": i primi esiti dell'autopsia su Maria Campai
L'esame medico collide con la versione fornita dal 17enne: "Non sarebbe stata solo difesa"
I primi esiti dell'autopsia sui resti della 42enne Maria Campai: "Massacrata di botte, colpi su tutto il corpo". Non sarebbe stata solo una difesa.
"Maria Campai massacrata di botte"
"Massacrata di botte": sarebbero questi i primi esiti dell'autopsia sulla 42enne Maria Campai, trovata senza vita nella tarda mattinata di giovedì 27 settembre 2024 nel cortile di una villetta disabitata in via Monteverdi a Viadana.
Secondo le prime risultanze dell'esame medico-legale eseguito dall'anatomopatologo Antonello Cirnelli di Pordenone, in provincia di Venezia, la 42enne sarebbe stata non solo soffocata, ma anche colpita più e più volte su in pratica su tutto il corpo: sul capo, sul viso, sul petto, sulla schiena. Potrebbe addirittura essere stata sbattuta con violenza contro il muro del garage dove aveva incontrato il 17enne.
Insomma, a quanto pare una violenza e una ferocia non comuni con il risultato che la 42enne sarebbe stata non solo soffocata, ma praticamente anche massacrata di botte. Forse anche con qualcuno degli attrezzi da palestra che si trovavano nel garage e venivano usati dal 17enne.
Scricchiola la versione del 17enne
La versione di quanto accaduto quindi fornita dal 17enne durante l'udienza di convalida, quindi, scricchiolerebbe. Di fronte al giudice infatti il giovanissimo avrebbe spiegato di come avrebbe dovuto difendersi, mostrando anche alcuni graffi sul viso e sulle braccia.
Ma, come noto, i carabinieri avrebbero trovato sul cellulare del 17enne ricerche su come ammazzare una persona a mani nude e, inoltre, ci sono quelli che sarebbero i primi risultati dell'esame autoptico che indicherebbero appunto come la 42enne sarebbe stata massacrata di botte e soffocata. Un accanimento forse eccessivo per pensare si sia trattato solamente di difesa.