Mantova, garage trasformato in deposito clandestino di liquidi infiammabili: 41enne denunciato
I residenti di un condominio, nel centro di Mantova, da tempo sentivano un forte odore nauseabondo provenire dai garage

Un persistente odore sgradevole, che da tempo aleggiava tra i garage di un condominio nel cuore di Mantova, ha insospettito i residenti al punto da richiedere l’intervento delle forze dell’ordine. La segnalazione è arrivata ai Carabinieri della Stazione di Mantova, i quali, recatisi sul posto, hanno immediatamente percepito anche loro l’intenso olezzo. Tuttavia, nonostante il chiaro sentore di sostanze chimiche, non è stato possibile individuare con certezza l’origine del cattivo odore.
Per approfondire la situazione e scongiurare possibili pericoli, i militari hanno richiesto alla Procura della Repubblica un decreto di perquisizione locale. Ottenuta l’autorizzazione, nei giorni scorsi è scattato l’intervento congiunto dei Carabinieri della Stazione di via Chiassi e dei Vigili del Fuoco di Mantova.
Mantova, garage trasformato in deposito di liquidi infiammabili
Durante il controllo, è emersa una scoperta inquietante: in uno dei garage del condominio era stato allestito un vero e proprio deposito clandestino di liquidi infiammabili. All’interno del box sono stati rinvenuti due fusti da 205 litri ciascuno e due taniche da 20 litri, tutte contenenti residui di sostanze altamente infiammabili. Un quantitativo considerevole, potenzialmente pericoloso per l’intera struttura e per la sicurezza pubblica.
41enne denunciato
Il garage è risultato essere di proprietà di un uomo di 41 anni, che non possedeva alcuna autorizzazione per detenere simili materiali. L’uomo è stato quindi denunciato all’Autorità Giudiziaria per omessa denuncia di materiali esplodenti, una violazione che rientra tra quelle più gravi in termini di rischio ambientale e di incolumità per i residenti. Attualmente, il procedimento penale si trova nella fase delle indagini preliminari. Sarà compito della magistratura, nel rispetto del principio di presunzione d’innocenza, accertare l’eventuale responsabilità dell’indagato in sede processuale, garantendo il contraddittorio tra le parti.
Intanto, nel condominio è tornata la normalità, ma resta lo sconcerto tra i vicini per la pericolosa scoperta fatta a pochi passi dalle proprie abitazioni.