Maltrattava marito e figli: rintracciata dalla polizia, donna finisce in carcere
L'operazione nell'ambito di un controllo da parte della Squadra Mobile e della Polizia Locale. Anche una denuncia per spaccio
Una donna di 55 anni è stata rintracciata e arrestata dalla polizia: per lei le accuse sono di maltrattamenti nei confronti del marito e dei figli.
Arrestata per maltrattamenti a marito e figli
Maltrattava marito e figli: una donna viene rintracciata dalla polizia e portata in carcere a Mantova, dove deve scontare una pena definitiva di due anni e due mesi di reclusione.
L'arresto della donna è stato operato nella giornata di venerdì 15 settembre 2023 durante una serie di controlli da parte degli agenti della Questura insieme ai colleghi della polizia locale.
Controlli nelle zone più sensibili
Il questore infatti aveva disposto un servizio di controllo straordinario del territorio anche in relazione ad alcuni episodi di violenza che si sono registrati nel territorio nelle ultime settimane. Sono stati impiegati gli operatori del Reparto Prevenzione Crimine di Reggio Emilia, oltre agli specialisti del Gruppo Operativo Misto della Polizia Locale di Mantova e della Squadra Mobile della Questura.
Il servizio si è svolto in alcune zone considerate particolarmente sensibili: il sottopasso ferroviario dei Giardini del Te, i Giardini Nuvolari e il quartiere Lunetta.
Denunciato un 21enne per spaccio
Durante le operazioni di controllo sono stati identificati e controllati 75 soggetti e 24 autoveicoli.
Inoltre, proprio nei pressi del sottopasso ferroviario di Giardini Te, gli agenti hanno trovato 17 grammi di hashish in possesso di un 21enne di origine tunisina: il ragazzo è stato denunciato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente oltre che per l’inottemperanza all’ordine di lasciare il territorio nazionale.
L'arresto della donna
Infine, come detto, nell’ambito del servizio di controllo è stata rintracciata una 55enne condannata in via definitiva per il reato di maltrattamenti nei confronti del marito e dei figli conviventi.
La stessa, dopo le formalità di rito, è stata condotta nel carcere di via Poma dove sconterà la pena definitiva di due anni e due mesi di reclusione.