Lavoro Lombardia cresce l'occupazione e cala la cassa integrazione
La Lombardia, con i suoi 4 milioni e 399mila lavoratori è una delle regioni in cui il tasso di occupati, in rapporto alla forza lavoro, è più alto (67,3%).
Lavoro Lombardia: la regione ha il più alto rapporto tra tasso di occupati e forza lavoro.
Lavoro Lombardia sul podio
Il Nord Italia traina la crescita dell’occupazione in Italia anche nel 2017. L’Istat fotografa una nazione divisa in due con il Nord e il Centro che hanno, rispettivamente, il 67 e il 64 per cento degli occupati e il Mezzogiorno che arriva appena al 44 per cento. E al Nord la Lombardia, con i suoi 4 milioni e 399mila lavoratori (1/5 del totale italiano), sale sul podio delle regioni in cui il tasso di occupati, in rapporto alla forza lavoro, è più alto (67,3%) dopo il Trentino Alto Adige (490mila lavoratori, pari al 70,2%) e l’Emilia Romagna (1 milione e 973mila occupati, pari al 68,6%).
Gli occupati nelle province lombarde
A livello provinciale a segnare i migliori risultati sono Bolzano, con un tasso di occupazione del 72,9 per cento, seguita da Milano (69,5%), Piacenza (69,4%), Parma (69,3%) e Lecco a pari livello con Belluno (69,2%). In Lombardia, dopo Milano e Lecco, è Varese il territorio con i valori più elevati (67,6%), seguito da Monza e Brianza (67%). Le altre province oscillano tra il 64,4 di Sondrio e il 66,5 per cento di Cremona.
L’occupazione femminile
Nella fotografia scattata dall’Istat emerge, però, che la percentuale di occupati maggiore in Lombardia riguarda gli uomini, che arrivano al 75,1 per cento, mentre l’occupazione femminile si ferma al 59,3 per cento. Un divario presente, in tutte le regioni italiane e con una media nazionale pari al 48,9 per cento, oltre 10 punti più bassa rispetto a quella lombarda. Le province in cui c’è maggior percentuale di donne che lavorano sono Bologna (66,7%), Bolzano (65,9%) e Milano (63,8%).
Cala anche la cassa integrazione
Continua a calare, anche nel mese di gennaio 2018, l’utilizzo della cassa integrazione in Italia. Nel primo mese dell’anno, sono state 17.3 milioni le ore autorizzate, una cifra di poco superiore a quella registrata nel 2008, anno di inizio della crisi economica, che fece segnare la cifra di 15.4 milioni di ore.
In Lombardia, dice la Uil, a gennaio 2018, rispetto al mese di gennaio del 2017, le ore di cassa integrazione autorizzate sono calate del 17.7%, attestandosi ad un totale di 3 milioni e 256 mila ore. La ricerca della Uil ha effettuato anche una stima sui posti di lavoro salvaguardati grazie allo strumento della cassa integrazione; in Lombardia, a gennaio 2017, la stima è di 23.265 unità, mentre nel gennaio di quest’anno di 19.156.
Calo delle ore di cassa integrazione a Milano, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi e Mantova, mentre in controtendenza, un aumento del ricorso alla cassa integrazione nelle province di Pavia, Sondrio e Varese. In tutti i settori produttivi, in particolare nell’artigianato e nel commercio; positivi, anche se in minor misura, i dati di edilizia e industria.