Guardia di Finanza

Lavoratori in nero trovati nel laboratorio che confeziona maglieria a Castiglione delle Stiviere

Nella struttura gestita da soggetti cinesi, su 13 operatori metà erano irregolari

Lavoratori in nero trovati nel laboratorio che confeziona maglieria a Castiglione delle Stiviere
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Nell'ambito del servizio di contrasto al lavoro nero, la Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere ha scoperto un laboratorio di confezionamento di maglieria nel quale, tra i tredici membri del personale, operavano anche lavoratori irregolari.

Lavoratori in nero nel laboratorio che confeziona maglieria

Nell’ambito del rafforzamento degli interventi volti al contrasto del sommerso da lavoro, la Tenenza mantovana della Guardia di Finanza di Castiglione delle Stiviere ha eseguito un’attività di servizio nei confronti di un laboratorio di confezionamento maglieria, gestito da soggetti di etnia cinese, rilevando la presenza di tredici lavoratori, la metà dei quali completamente “in nero”.

Conseguentemente, sono scattate le relative sanzioni, in materia di lavoro, ex art. 3, 3° co. D.L. n. 12/2002 e ss.mm. nonché, atteso il superamento della soglia del 10% di lavoratori “in nero”, apposita segnalazione, all’Ispettorato Territoriale del Lavoro, per il provvedimento di sospensione dell’attività, ex art. 14 D.Lgs. n. 81/2008.

Da inizio anno trovati 40 lavoratori in nero nel mantovano

Stando al rapporto della Guardia di Finanza, dall’inizio del 2024 sono stati individuati 40 lavoratori “in nero”, ovvero “irregolari”, con dieci datori di lavoro verbalizzati. Lo scorso anno, invece, erano risultati oltre 300 i primi ed oltre 30 i secondi.

Sul “lavoro nero”, le Fiamme Gialle sottolineano come il tema sia una piaga per l’intero sistema economico perché sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi dei lavoratori, spesso sfruttati e consente una competizione sleale con le imprese oneste. Il sommerso, inoltre, pregiudica gli equilibri economici e finanziari del Paese, essendo orientato alla riduzione illegale dei costi di “struttura”, sia fiscali, sia organizzativi e, nondimeno, del lavoro, per massimizzare i profitti ed ottenere vantaggi competitivi impropri.

Contrastare simili forme di evasione, fiscali e contributive, vuol dire orientare le prospettive di ripresa e di rilancio dell’economia del Paese, non ultimo favorendo una più equa ripartizione del prelievo impositivo tra i Cittadini, della serie “pagare tutti per pagare di meno”. La Guardia di Finanza, quale polizia economico-finanziaria, è sempre attenta, per cercare di far fronte, e ancor prima cercando di prevenire, nella loro globalità, tutti quei fenomeni che costituiscono ostacolo alla crescita ed alla realizzazione di un mercato, pienamente concorrenziale, su cui basare lo sviluppo di una società più equa ed attenta ai bisogni di ciascuno, anche a tutela degli standard di sicurezza, il ché significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

Inoltre, il contrasto a talune filiere illecite, assume valore strategico e mira alla tutela delle produzioni nazionali, che notoriamente si contraddistinguono sempre per l’alta qualità.

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