La polemica

La storia del maresciallo che prima di parlare di violenza sulle donne ricorda Maradona

Le donne cui era rivolta la diretta si saranno sentite più sicure? Il popolo dei social è già insorto.

La storia del maresciallo che prima di parlare di violenza sulle donne ricorda Maradona
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Il 25 novembre, come ormai tutti dovremmo sapere, è la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In questo nefasto 2020, però, la giornata istituita per riportare l'attenzione dell'opinione pubblica su un tema spesso trascurato, nascosto e dimenticato, è passato in secondo piano cedendo involontariamente il posto ad una notizia che ha sconvolto il mondo intero, quasi peggio di quella di una pandemia globale: quella della "prematura" scomparsa di Diego Armando Maradona.

Maresciallo di Castiglione sconvolto dalla morte di Maradona

Una morte, quella di Maradona, che ha suscitato un vero e proprio lutto per chi era particolarmente legato all'immagine del campione argentino. E' il caso del maresciallo Maggiore dei Carabinieri Antonio Dinuzzo, napoletano d'origine, che ha presenziato all'importante evento organizzato dal sindaco Enrico Volpi per parlare di violenza domestica (e non solo) aprendo il suo intervento, prima di rispondere alla domanda postagli - naturlamente - sul tema, portando l'attenzione sulla morte della "leggenda del calcio Diego Armando Maradona", visibilmente provato dalla triste notizia.

Prima di parlare della violenza sulle donne il maresciallo celebra la morte di Maradona

All'evento organizzato per il 25 novembre partecipavano, oltre al sindaco di Castiglione, il maresciallo Antonio Dinuzzo e l'assessore alle pari opportunità del comune in provincia di Mantova, Erica Gazurelli, che per introdurre il discorso chiede al Carabiniere:

Nel caso in cui io, donna, dovessi subire atti vessatori o violenze di qualsiasi tipo, a chi devo rivolgermi e in che modo posso rivolgermi, maresciallo maggiore?

E' a questo punto che il maresciallo maggiore Dinuzzo prende la parola chiarendo:

Innanzitutto buona sera, prima di iniziare questa diretta permettetemi di dare un piccolo ricordo - non c'entra nulla con la serata della vittima, sulla..sulla violenza sulle donne - a una persona a noi molto vicina - almeno al popolo napoletano - che è la leggenda del calcio Diego Armando Maradona. Quindi consentitemi questo perché questa sera ho preso questo impegno e l'ho rispettato anche se non ero dell'umore giusto".

Sui social è già polemica

Sui social la polemica non ha tardato ad arrivare, diversi utenti si sono chiesti perché nella giornata dedicata a livello mondiale a un tema tanto delicato come la violenza sulle donne (violenza fisica, domestica, psicologica, emotiva, e in qualunque questa possa essere messa in atto), un maresciallo dei Carabinieri chiamato a presenziare in qualità di figura istituzionale, che in quel momento dovrebbe passare il considerevole messaggio alle donne vittime di maltrattamenti che è importante denunciare ed è fondamentale avere la forza e il coraggio di alzare la testa e difendersi, ha tranquillamente accantonato il "loro problema" - quello per cui è stato invitato a parlare - per dare priorità al ricordo di un calciatore morto, con tanto di plateale e disinteressato commento "Questa sera ho preso questo impegno e l'ho rispettato anche se non ero dell'umore giusto".

"E per fortuna che doveva essere una giornata dedicata alla violenza contro le donne", commenta in conclusione qualcuno.

Giordana Liliana Monti

 

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