Insulti al Pronto Soccorso: al Poma compare un cartello come deterrente
Pazienti in codice bianco o verde avvezzi a insultare il personale sanitario per le attese: si spera che il cartello faccia da deterrente.
Insulti al Pronto Soccorso: ecco il modo con cui il personale sanitario sta tentando di arginare il fenomeno.
Insulti al Pronto Soccorso
Esasperazione al Pronto Soccorso del Poma. Medici, infermieri e operatorio socio sanitari denunciano retirarti insulti da parte dei pazienti - soprattutto con codice bianco o verde - che lamentano le attese in maniera spesso offensiva e maleducata. Non sono più sufficienti neppure le guardie private e le telecamere nella zona del triage come deterrente verso coloro che sbottano, minacciano e insultano in seguito a lunghe attese.
Il cartello
Davanti all'accettazione ha quindi fatto capolino un cartello, con tanto di riferimenti all’articolo 341 del codice penale: «Chiunque in luogo pubblico o aperto al pubblico e in presenza di più persone offende l’onore e il prestigio di un pubblico ufficiale o di un incaricato al pubblico servizio (medici, ostetrici, infermieri, Oss) mentre compie un atto di ufficio o esercita le proprie funzioni è punito con la reclusione fino a tre anni».
Maggiori ingressi più attese
Pare infatti che i pazienti siano maggiormente insofferenti negli ultimi anni, probabilmente anche perché è aumentato il numero degli accessi al Pronto Soccorso, incidendo inevitabilmente sull'allungamento delle liste di attesa.
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