PLASMA IPERIMMUNE

Il progetto sperimentale con il plasma dei guariti non è una cura miracolosa ma un'arma in più

L'Asst di Mantova: "Mettere in contrapposizione vaccino, test sierologici o virologici, plasma, terapie farmacologiche o terapie di supporto è insensato".

Il progetto sperimentale con il plasma dei guariti non è una cura miracolosa ma un'arma in più
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L'Asst di Mantova: "Mettere in contrapposizione vaccino, test sierologici o virologici, plasma, terapie farmacologiche o terapie di supporto è insensato".

Il progetto sperimentale con il plasma dei guariti

L’ASST di Mantova ha aderito al progetto per l’utilizzo del plasma iperimmune in collaborazione con il Policlinico San Matteo di Pavia. La collaborazione è proseguita fruttuosamente raggiungendo gli obiettivi previsti dalla sperimentazione. Il principal investigator Cesare Perotti, direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del San Matteo, sta in queste ore concludendo il report definitivo da sottoporre alla comunità scientifica. Preso atto che i primi dati sono risultati molto incoraggianti si ritiene opportuno, seguendo il metodo scientifico, rimandare al momento della pubblicazione l’esame accurato dei risultati.

Riguardo ad altri temi emersi negli ultimi giorni, si precisa che all’ASST di Mantova sono state semplicemente richieste informazioni di natura generica sul sito e la natura della sperimentazione, proprio a seguito delle notizie riportate dalla stampa. Non c’è stato però alcun accesso alla struttura da parte dei Nas.

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Prosegue la raccolta del plasma

La raccolta del plasma prosegue, grazie anche al prezioso contributo di Avis per il reclutamento dei donatori e l’ASST si augura di potere presto aderire ad altri studi in corso di programmazione.

La terapia con il plasma non è una cura miracolosa, ma uno strumento che insieme ad altri potrà consentirci di affrontare nel modo migliore questa epidemia. Mettere in contrapposizione vaccino, test sierologici o virologici, plasma, terapie farmacologiche o terapie di supporto è insensato, poiché dobbiamo disporre di tutte le armi possibili per fare fronte alla minaccia devastante rappresentata dal coronavirus.

Per quanto riguarda la mortalità da Covid, si precisa che anche in questa azienda e nella provincia di Mantova l’effetto letale del virus si è manifestato. L’ASST di Mantova ha avviato uno studio specifico per valutare questa casistica.

L'intervento del Primario De Donnoa Porta a Porta

Ieri sera Giuseppe De Donno, primario di Pneumologia del Carlo Poma, è stato ospite del programma di Rai 1 "Porta a Porta", dove gli è stato chiesto di parlare e spiegare il programma sperimentale con il plasma iperimmune portato avanti dall'Ospedale di Mantova e dal San Matteo si Pavia. Su 58 pazienti trattati con il plasma dei guariti, ha spiegato il Primario, 58 sono guariti: tutti. I NAS hanno chiesto informazioni sulla donna incinta trattata con il plasma e guarita e sul numero di pazienti trattati con il siero e non hanno riscontrato irregolarità.

De Donno, rispetto ai protocolli richiesti per il siero, nel corso della trasmissione ha precisato:

"Sarebbe un sogno poter aspettare studi standardizzati e protocollati, ma il tempo non c'è e non c'era. Per questo non capisco perché per i farmaci non si chiedano i protocolli e per il siero invece sì. Ci sono altri 11 pazienti a Padova e 3 a Crema, trattati in questi giorni che stanno dando gli stessi risultati che abbiamo ottenuto noi. Gli stessi pazienti una volta curati con il plasma ci dicono che dopo un'ora dal trattamento stanno meglio".

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