La fuga

Ignora l'alt dei Carabinieri e parte l'inseguimento tra Viadana e Poviglio, 37enne nei guai

Una volta arrestato il conducente, i militari hanno trovato arnesi per il furto all'interno del suo suv bianco riverniciato con targhe false

Ignora l'alt dei Carabinieri e parte l'inseguimento tra Viadana e Poviglio, 37enne nei guai
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I due carabinieri coinvolti nell’inseguimento hanno riportato qualche trauma durante l’operazione e sono stati medicati all'Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore.

Viadana, ignora il posto di blocco e scappa

Il tranquillo pomeriggio di domenica 16 settembre 2024 si è trasformato in una scena degna dei migliori film d'azione sulle strade tra Cicognara di Viadana, nel Mantovano, e il centro abitato di Poviglio, in provincia di Reggio Emilia. Un 37enne, domiciliato nel reggiano, ha dato il via a un pericoloso inseguimento in auto dopo aver ignorato l'alt dei Carabinieri.

Ma perché è scappato via una volta visto il posto di blocco? Il reggiano stava viaggiando a bordo di un suv bianco con targhe false e una patente di guida revocata. Per questo, dopo una rocambolesca fuga conclusasi con un impatto contro un marciapiede, è stato arrestato.

L'inseguimento di dieci chilometri

Il tutto è iniziato intorno alle 18.20 quando una pattuglia dei Carabinieri di Viadana, impegnata in un posto di controllo sulla circolazione stradale, ha notato il mezzo transitare a tutta velocità. Insospettiti anche dal fatto che nei giorni precedenti un veicolo simile fosse stato segnalato in relazione a furti in abitazione, i militari hanno deciso di intervenire.

Tuttavia, all’altezza del semaforo di via Al Ponte, in direzione del fiume Po, l’autista ha ignorato l’ordine di fermarsi e ha accelerato innescando un inseguimento mozzafiato che si è protratto per più di dieci chilometri. I fuggitivi, a bordo dell'auto c'erano anche altre due persone, hanno messo a repentaglio la vita di automobilisti e pedoni.

Il semaforo di via Al Ponte:

Durante la loro fuga hanno percorso strade a velocità folli, imboccato rotatorie contromano e compiuto manovre estremamente pericolose. Il folle tentativo di fuga si è concluso a Poviglio quando l’autista ha perso il controllo del mezzo e si è schiantato contro un marciapiede.

La fuga dei due complici e l'arresto del 37enne

I tre occupanti sono scesi rapidamente dal veicolo e hanno tentato di scappare a piedi dileguandosi nei campi circostanti. Due di loro sono anche riusciti a far perdere le proprie tracce mentre il conducente è stato bloccato dai Carabinieri, nonostante i suoi tentativi di resistere.

Durante l’operazione, il 37enne ha colpito con calci uno dei militari, ma è stato immobilizzato e tratto in custodia. Nel corso delle ricerche per i due fuggitivi, sono intervenute altre pattuglie dei Carabinieri di Viadana e di Guastalla, ma i due complici sono riusciti a scappare.

Nel suv c'erano arnesi per lo scasso

All'interno del suv, che risultava non solo riverniciato ma anche non assicurato e dotato di un lampeggiante simile a quelli in uso alle Forze di Polizia, i Carabinieri hanno rinvenuto numerosi arnesi atti allo scasso e delle radio portatili, probabilmente utilizzate per comunicare durante i colpi.

I due carabinieri coinvolti nell’inseguimento hanno riportato qualche trauma durante l’operazione e sono stati medicati all'Ospedale Oglio Po di Casalmaggiore da cui sono stati dimessi con prognosi di cinque e tre giorni rispettivamente. Il 37enne arrestato era già noto alle forze dell’ordine per una lunga serie di precedenti penali.

Ora si trova nella Casa Circondariale di Reggio Emilia. Nel frattempo, le indagini continuano per identificare i complici e verificare eventuali collegamenti con i numerosi furti commessi recentemente nelle province di Mantova, Cremona e Reggio Emilia.

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