Giornata mondiale sicurezza del paziente: l'Asst di Mantova si attiva per ridurre gli errori

Alla base c'è il "risk management".

Giornata mondiale sicurezza del paziente: l'Asst di Mantova si attiva per ridurre gli errori
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Oggi la Giornata mondiale di OMS. L’ASST di Mantova, attraverso il risk management, punta sull’integrazione fra operatori per ridurre gli errori.

La giornata mondiale sicurezza del paziente

Sicurezza dei farmaci, sicurezza in Chirurgia, sicurezza in Ostetricia, gestione delle infezioni, prevenzione degli atti di violenza a danno degli operatori. Sono questi i focus principali sui quali si concentra, secondo le indicazioni di Regione Lombardia, il Piano integrato per la qualità ed il risk management 2019 (rischio clinico) dell’ASST di Mantova. Una serie di misure introdotte per migliorare la qualità delle prestazioni sanitarie e tutelare i pazienti. Oggi ricorre la Giornata mondiale per la sicurezza del paziente e l'Oms lancia una campagna globale per sensibilizzare l'opinione pubblica, sollecitando le persone a dimostrare il loro impegno nel rendere l'assistenza sanitaria più sicura.

Il risk management

Il risk management, che ha conosciuto dal 2004 a oggi una forte diffusione, parte dall’idea che si possa apprendere dagli errori. Una cultura della sicurezza che deve diffondersi fra tutti i professionisti. Come spiega il risk manager dell’ASST di Mantova Enrico Burato:

“L’errore è componente ineliminabile della realtà umana, ma può costituire una fonte di conoscenza e miglioramento. Si punta anzitutto a evitare il ripetersi delle circostanze che hanno portato
l’individuo a sbagliare e, in secondo luogo, a intraprendere azioni che riducano l’incidenza degli errori. Perché sia efficace – conclude – l’attività di risk management deve interessare tutte le aree in cui l’errore si può manifestare durante il processo clinico assistenziale”.

L'attività dell'Asst di Mantova: i dati

L’Azienda Socio Sanitaria Territoriale di Mantova, attraverso la struttura Qualità Accreditamento e Risk Management ha adottato un sistema di sicurezza che coinvolge ogni singolo dipartimento mediante strumenti di gestione del rischio clinico di tipo reattivo (segnalazioni, analisi delle cause profonde) e proattivo (indicatori, barriere all’errore e audit clinici). Un sistema indispensabile per gestire una realtà molto complessa che conta 3.943 professionisti e 841 posti letto e che nel 2018 ha registrato 33.929 ricoveri, 3.725.778 prestazioni ambulatoriali, 113.980 accessi al Prono Soccorso.
Il raccordo fra le molteplici funzioni aziendali, in buona parte inserite nell'ambito del Gruppo di coordinamento per la gestione del rischio, è coordinato appunto dal risk manager, attraverso una sinergia con:

  • le Direzioni Mediche di Presidio,
  • il servizio di Ingegneria Clinica,
  • Il servizio di Fisica Sanitaria,
  • la Struttura Tecnico Patrimoniale,
  • il servizio Prevenzione e Protezione,
  • la Farmacia ospedaliera,
  • il servizio Trasfusionale,
  • l’Avvocatura,
  • il servizio di Medicina Legale,
  • l’URP
  • Formazione aziendale sulle seguenti tematiche: sicurezza delle apparecchiature biomedicali; farmacovigilanza e sicurezza dei dispositivi medici; sicurezza informatica; sicurezza nei luoghi di lavoro; sicurezza strutturale; gestione dei processi clinici, aspetti medico legali e contenzioso; gestione delle infezioni; sicurezza trasfusionale; sicurezza delle informazioni; formazione del personale; gestione dei reclami; accreditamento, mediazione dei conflitti, definizione dei percorsi,  appropriatezza e gestione della documentazione sanitarie e del sistema qualità.

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