Furti seriali in abitazione, incastrati grazie alle telecamere e ai movimenti di un’auto sospetta
Due ragazze di 14 e 19 anni e un complice di 23 anni, tutti di origine nomade, sono stati denunciati per una serie di colpi in abitazione

La Polizia di Mantova ha identificato e denunciato tre giovani, due donne e un uomo, sospettati di una serie di furti in abitazioni del centro avvenuti ad aprile. Fondamentali per l’indagine sono stati i filmati di videosorveglianza e il pedinamento di un’auto sospetta.
Furti seriali in abitazione
Una serie di furti in abitazione commessi ad aprile nel cuore della città ha fatto scattare un’indagine serrata da parte della Polizia di Stato di Mantova. A distanza di alcune settimane, gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti a individuare e denunciare tre giovani, due donne e un uomo, sospettati di aver agito in concorso per mettere a segno i colpi.
I colpi messi a segno
Il primo episodio risale al 4 aprile 2025, quando è stato segnalato un tentato furto in un condominio del centro. I ladri, disturbati durante l’azione, non sono riusciti a completare l’effrazione, ma hanno lasciato segni evidenti sulla serratura. Dall’analisi delle telecamere di videosorveglianza e dalle testimonianze raccolte, sono emerse le sagome sfocate di due donne che si sarebbero introdotte nel palazzo fingendo di cercare una famiglia pakistana. Vistesi scoperte dai vicini, le due si sarebbero allontanate in fretta, facendo perdere le proprie tracce.
Appena due giorni dopo, il 6 aprile, è stato segnalato un furto consumato con lo stesso modus operandi: ancora un’abitazione nel centro cittadino, ancora una serratura forzata. Questa volta i ladri sono riusciti a sottrarre diversi oggetti in oro. Le telecamere hanno nuovamente ripreso due figure compatibili con quelle viste nel precedente tentativo.
L’11 aprile, un ulteriore colpo, identico per modalità e tempistiche, ha consolidato i sospetti degli investigatori. Le due donne, anche in questo caso, si sarebbero introdotte nell’edificio con la scusa di cercare la stessa famiglia, poi avrebbero agito indisturbate.
L'auto sospetta
Gli agenti hanno cominciato a ipotizzare la presenza di un complice esterno, probabilmente un autista incaricato di attenderle per facilitare la fuga. L’attenzione si è quindi concentrata su un’autovettura sospetta, più volte vista transitare nei pressi delle zone colpite dai furti. Dopo alcuni giorni di pedinamento, i poliziotti hanno identificato gli occupanti: una 14enne di nazionalità croata, una 19enne di origine torinese e un 23enne nato nella provincia di Bergamo. Tutti e tre risultano appartenere a un contesto nomade e le due ragazze corrispondono alle immagini riprese dalle telecamere.
Il modus operandi
Dall’analisi degli elementi raccolti è emerso un copione ormai consolidato: il 23enne accompagnava le due giovani nei pressi degli obiettivi, restando in auto per garantirne la fuga immediata.
Denunciati
I tre sono stati denunciati alla competente Autorità Giudiziaria per furto aggravato, tentato furto in concorso e danneggiamento. Va precisato che il procedimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.