Le verifiche hanno portato a una scoperta ben diversa dalla versione ufficiale: l’ospitalità dichiarata non sarebbe mai avvenuta.
Documenti contraffatti, 33enne nei guai
Una dichiarazione di ospitalità presentata lo scorso 4 ottobre al Comune di Quistello, in provincia di Mantova, si è trasformata in un vero e proprio caso giudiziario. Il protagonista è un 33enne di origine serba residente nel paese mantovano che ha comunicato agli uffici comunali di ospitare nella sua abitazione un cittadino marocchino.
La pratica, apparentemente ordinaria, ha però insospettito i Carabinieri della stazione locale. Durante i controlli di routine, i militari hanno effettivamente riscontrato alcune incongruenze nella documentazione fornita, decidendo così di approfondire gli accertamenti.
Denunciato a Quistello
Le verifiche hanno portato a una scoperta ben diversa dalla versione ufficiale: l’ospitalità dichiarata non sarebbe mai avvenuta. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri, la comunicazione sarebbe stata presentata unicamente per consentire all’amico marocchino di ottenere il rinnovo del passaporto, sfruttando una falsa attestazione di domicilio.
Alla luce degli elementi raccolti, il 33enne è stato denunciato all’autorità giudiziaria con l’ipotesi accusatoria di contraffazione di documenti finalizzata al rilascio di un passaporto. Proseguono gli accertamenti per delineare compiutamente la posizione del cittadino straniero coinvolto nella vicenda.