Finalmente anche a Mantova ripartirà l'attività di procreazione medicalmente assistita
Dopo lo stop per Covid l'attività riprenderà il primo marzo.
Dopo lo stop per Covid l'attività riprenderà il primo marzo: in un anno una media di 700 cicli di fecondazione medicalmente assistita e 400 coppie trattate. Finalmente, dopo mesi di stop forzato, le coppie che ne necessitano potranno iniziare e continuare l'attività di procreazione medicalmente assistita per avere un bambino.
La procreazione medicalmente assistita riprendere il primo marzo
Riaprirà il primo marzo l’attività della Procreazione medicalmente assistita di ASST Mantova. A causa della nuova ondata pandemica le tre stanze della struttura, diretta da Massimo Bertoli, erano state utilizzate per accogliere le gravide Covid, in quanto Regione Lombardia aveva identificato l’ospedale di Mantova come hub in questo ambito.
La soluzione scelta aveva consentito di isolare le pazienti in stanze singole.
Come verrà organizzato il servizio
Grazie ad alcuni interventi strutturali le donne affette da Covid saranno ospitate all’interno della struttura di Ostetricia, in un’area dedicata con due posti letto. L’area sarà adeguatamente separata dai locali destinati alle pazienti non Covid, per garantire la massima sicurezza. In questo modo la Pma potrà riprendere a pieno ritmo il percorso interrotto due volte durante l’emergenza, disponendo di sei posti letto.
“In un anno – spiega il primario Massimo Bertoli - registriamo una media di 700 cicli di fecondazione assistita, che corrispondono a circa 400 coppie. Abbiamo 250 coppie già dotate di un protocollo avviato, in attesa di riprendere le procedure bloccate a partire dal 25 novembre, anche se una parte dell’attività era già stata smaltita prima della seconda chiusura”.
Il commento di Forattini
La consigliera regionale Dem Antonella Forattini commenta così la notizia:
“In questi tempi tutt’altro che luminosi ci sono anche buone notizie a darci fiducia. Il centro di procreazione assistita del Carlo Poma di Mantova, su cui avevo presentato un’interrogazione urgente per chiederne la riapertura, riaprirà i battenti il 1° marzo.
In questi giorni ho avuto il piacere di incontrare il primario Bertoli che mi ha illustrato l’attività del centro: una realtà d’eccellenza che richiama pazienti anche da altre province, condotta da un professionista di alto livello, che molti ospedali ci invidiano. Mi auguro che questo valore sia riconosciuto e supportato. Faccio i miei migliori auguri a tutte le coppie rimaste, in questi mesi, con il fiato sospeso e che ora potranno finalmente riprendere il loro percorso per diventare genitori”.
E’ questo il commento della consigliera regionale PD Antonella Forattini dopo che la direzione sanitaria del Poma ha confermato la riapertura del polo fertilità.